Savona. Simone Braglia, ex portiere di Serie A, ha ricevuto dal Savona Fbc la proposta di ricoprire il ruolo di direttore generale. Accettato l’incarico, ha percorso l’Italia in lungo e in largo, nei mesi scorsi, per allestire la nuova squadra, forte delle sue conoscenze nell’ambiente.
“La base di quella che è la nostra programmazione è essere nella ‘serie C’ dell’anno prossimo – afferma Braglia -. I nostri programmi, però, vanno oltre e riguardano il futuro sviluppo sul territorio, soprattutto di un’attività giovanile. Prova ne vuole che due terzi della squadra siano giovani, di proprietà o meno”.
Braglia, più di una volta, ha ribadito come, senza Ninni Corda, il Savona non sarebbe dov’è attualmente. “Per portare a termine una stagione come quello dello scorso anno – dichiara – ci voleva un allenatore forte e capace caratterialmente, per sopportare quanto accadeva. Con Corda ho lavorato a Como, so com’è il suo carattere, e la squadra deve rispecchiarlo, come l’anno scorso ha fatto”.
“L’imprenditorialità legata oggi al Savona – dice Braglia, affrontando il tema della dirigenza – è forte e del territorio. D’altra parte se non ci fossero stati questi presupposti io non sarei sceso a Savona a legare la mia immagine a la mia esperienza a questa città”.
Riguardo al mercato, Braglia spiega come “quello che più conta sia portare a Savona gente che abbia gli stimoli giusti e la necessità di sfondare nel calcio. Per il campionato che andremo a fare è stato meglio contattare gente motivata e che ha uno spirito di sacrificio, come hanno quelli che abbiam preso da Cagliari, Genoa e Atalanta. Anche per questa motivazione non abbiamo seguito giovani delle società che in Serie A viaggiano nell’alta classifica, perché forse non avrebbero avuto questa mentalità”.
Tra i confermati c’è Luca “Veleno” Cattaneo. E’ uno dei più anziani della squadra, alla sua quarta stagione in biancoblu. “Sono ancora emozionato, mi sembra come essere qui il primo anno – dice l’attaccante -. Per me ci sono sempre nuove motivazioni e anche quest’anno spero di fare bene. Sono convinto anche io che questo sia un anno zero. E sono certo che sarà un anno bello”.
Riguardo alla possibilità che si era profilata di una Serie C unica, poi sfumata, Cattaneo spiega di non esserne dispiaciuto: “E’ centomila volte meglio guadagnarsi la promozione sul campo. Ce la giocheremo fino alla fine e penso l’obiettivo sia vincere il campionato”.