Cronaca

Bancarotta Finpor: il notaio Manuti interdetto dall’attività per due mesi, studio sotto sigilli

tribunale Savona

Savona. Anche il notaio varazzino Domenico Manuti entra nella vicenda del fallimento della società albisolese Finpor che ha visto finire nei guai il commercialista, e amministratore di fatto, Alessandro Porro, accusato di bancarotta fraudolenta per distrazione, frode fiscale e falso ideologico e materiale e ora ai domiciliari.

Oggi il notaio Manuti, molto conosciuto a Varazze, è stato colpito da misura di interdizione per il periodo di due mesi dall’attività notarile. Falso in atto pubblico continuato in concorso con altri è l’ipotesi di reato che gli viene contestata. Un provvedimento, questo richiesto dal pm e accolto dal gip Fiorenza Giorgi. Per due mesi, dunque, il professionista non potrà svolgere la propria attività.

Al centro dell’inchiesta giudiziaria condotta dal sostituto procuratore della Repubblica Giovanni Battista Ferro la compravendita dell’hotel Marina e Villa Adele nelle quali venivano interposte fittiziamente alcune società create ad hoc tra i proprietari degli immobili e le società di leasing acquirenti finali dei beni, al solo scopo di assoggettare le operazioni di compravendita ad Iva anziché ad Imposta di Registro, per poi ometterne il conseguente versamento del tributo ed appropriarsene; un meccanismo grazie al quale Porro si sarebbe appropriato di oltre 3 milioni di euro a danno dell’erario.

In particolare, per quanto riguarda il notaio varazzino, nel mirino della Procura sarebbero finiti due atti, uno relativo all’Hotel Marina, l’altro ad un capannone a Stella. Secondo l’accusa al momento il professionista, in uno dei due casi, avrebbe rogato l’atto anche se era al corrente che al posto della legale rappresentante di una delle ditte (la “Settima80”) partecipanti alla compravendita c’era un’altra persona.  La “sostituta” sarebbe stata pagata proprio da Porro per figurare davanti al notaio che però – sempre secondo la tesi dell’accusa – era informato dello scambio di persona.

Come si legge in una nota del del Nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza di Savona, sulla base delle dichiarazioni rese dallo stesso Porro e dai riscontri operativi degli interrogatori eseguiti nei confronti degli amministratori di varie società che hanno ruotato ed avuto contatti con la società fallita Finpor, è emerso chiaramente come alcuni atti fidefacienti redatti dal notaio Manuti, siano stati convalidati alla presenza di persone diverse da quelle risultanti negli atti.

Da qui il capo di imputazione per falso materiale ed ideologico commesso da pubblico ufficiale in atti pubblici, che ha determinato la richiesta di applicazione della misura della chiusura temporanea dell’attività notarile da parte del Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Savona, Dr. G.B. Ferro, puntualmente avallata dal G.I.P.

Nel corso dell’operazione sono stati necessariamente coinvolti l’Archivio Notarile ed il Presidente dell’Associazione Notarile del Distretto di Savona per il ritiro del sigillo di Stato e della Smart Card per la firma digitale.

Vuoi leggere IVG.it senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.