Cronaca

Albenga, sottrae una bici e picchia il derubato: marocchino condannato a un anno di reclusione

tribunale albenga

Albenga. Il 17 aprile scorso si era visto soffiare sotto il naso la propria bicicletta che aveva poi tentato di recuperare rimediando, però, soltanto un pestaggio in piena regola. Oggi, Panfilo Greghini – cuoco albenganese e ex esponente della Lega Nord ingauna in conflitto con un partito che, a suo avviso, non saprebbe garantire la sicurezza in città – ha visto il ladro-aggressore condannato, con il rito abbreviato, ad un anno di reclusione e al pagamento 800 euro di multa.

Il giudice Francesco Giannone ha inoltre imposto al marocchino 31enne il pagamento delle spese processuali, delle spese di assistenza legale della vittima e il risacimento dei danni patrimoniali, biologici e morali subiti da Greghini, per la cui quantificazione ha rimesso le parti di fronte al giudice civile, riservandosi 30 giorni per il deposito delle motivazioni.

Teatro del furto, trasformatosi poi in rapina a seguito dell’aggressione subita dall’ex esponente leghista, è il centro storico ingauno, zona di Porta Molino. E’ qui che viene sottratta la due ruote ed è da qui che è partito l’inseguimento del ladro da parte di Greghini e di alcuni amici. L’aggressione è avvenuta invece in zona piazza del Popolo, dall’ex sede delle Poste, dove il ladro (assitito dall’avvocato Graziano Aschero) ha richiamato l’attenzione di alcuni connazionali che, in maggioranza numerica, non hanno risparmiato calci e pugni ai malcapitati (per Greghini, tre giorni di prognosi).

“In casi come questi é importante che i cittadini che subiscono furti, rapine, danneggiamenti o altri reati continuino a denunciarli, anche quando sono commessi da ignoti, altrimenti le statistiche degli episodi criminosi si abbasseranno e il nostro comprensorio, già colpito dalla imminente chiusura del tribunale, correrà il rischio di vedersi diminuiti anche i contingenti di uomini e mezzi delle forze dell’ordine – è il commento dell’avvocato della vittima, Alessandro Chirivì – Per questo motivo, anche per lanciare un segnale, ho deciso di assistere gratuitamente il signor Greghini in questo processo”.

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