Cronaca

Savona, denuncia shock dei Grillini: “Qualcuno scarica abusivamente materiale nell’ex discarica di Cima Montà”

Cima Montà

Savona. Scarico abusivo di materiale nell’ex discarica di Cima Montà. A denunciare l’attività illecita che sarebbe in corso nell’area ormai dismessa sono gli esponenti del MoVimento 5 Stelle che spiegano: “Abbiamo ricevuto negli ultimi giorni numerose segnalazioni, da parte di cittadini preoccupati, relative ad un consistente andirivieni di camion sul Cadibona, diretti alla ex discarica ormai chiusa di Cima Montà (nella foto d’archivio durante la Festa dell’Albero, ndr), dove il materiale (terra o altro?) viene poi sversato”.

Gli attivisti del MoVimento lanciano quindi l’allarme e si chiedono perplessi “cosa stanno scaricando esattamente? Da dove proviene questo materiale? Come può essere conferito se la discarica è chiusa?”. “Ci risulta – precisa Eric Festa, uno degli attivisti del M5S savonese – che conferire materiale in una discarica chiusa sia vietato. Sarebbe possibile solo a seguito di pericolosi cedimenti del terrapieno che forma la discarica, tali da richiedere la messa in sicurezza della stessa. Ovviamente sempre previa opportuna verifica ed autorizzazione della Provincia e degli altri enti coinvolti”.

“L’ex discarica di Cima Montà è di proprietà del Comune di Savona che ha affidato ad ATA, società partecipata dal Comune, la gestione della chiusura e della bonifica definitiva dell’area. Fra i numerosi camion – si legge sempre nella nota del Movimento 5 Stelle – che scaricano materiale spiccano quelli marcati Fotia Group e noi ci chiediamo se la presenza di questi camion in una ex discarica di proprietà comunale sia compatibile con l’interdizione ad intervenire in appalti pubblici per nove mesi, comminata alla Scavo-Ter nell’ambito dell’operazione Dumper”.

Gli esponenti del MoVimento 5 Stelle spiegano di volerci vedere chiaro: “Oggi attraverso i nostri consiglieri, presenteremo un’interrogazione chiedendo come stanno le cose per poter così rispondere ai numerosi cittadini giustamente preoccupati per un’operazione di cui non si sa ancora nulla di preciso”.

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