Politica

Parodi vicepresidente del Cal, anche Quaini attacca: “Esiste il problema della presenza politica di chi è rinviato a giudizio”

Stefano Quaini

Savona. Anche il commissario provinciale dell’Idv, Stefano Quaini, stigmatizza la nomina di Stefano Parodi alla vicepresidenza del Consiglio delle Autonomie Locali in Provincia. Il MoVimento 5 Stelle ha sollevato dure critiche alla nomina effettuata a Palazzo Nervi per il coinvolgimento dell’ex sindaco di Albissola Marina in un noto processo su corruzione e riciclaggio.

“Riteniamo che il problema esista e metta in luce chiaramente come spesso si preferiscano operare scelte e nomine senza alcun tipo di rispetto nei confronti dell’opinione pubblica, proprio in un forte momento di carenza di stima nei confronti della classe politica, spesso giustificata da atti di questo tipo – commenta Quaini – E’ indubbio che esiste anche una problematica correlata alla presenza in politica di chi comunque ha subito un rinvio a giudizio. Italia dei Valori ritiene da sempre di candidare nelle proprie liste solo chi non ha subito condanne o ha in corso procedimenti; infatti ad oggi in Italia siamo l’unico partito che anche per le elezioni comunali richiede ai potenziali candidati i certificati relativi ai carichi pendenti”.

“Pertanto da sempre siamo in prima linea per costruire una classe politica che metta al primo posto la serietà nei confronti delle istituzioni e dei cittadini e riteniamo insensato assistere a situazioni che inevitabilmente si prestano ad ovvie critiche, rendendo manifesta una totale supponenza nei confronti di chi certamente ha il diritto di giudicare tali scelte opinabili – aggiunge Quaini – La politica in ogni ambito e nel settore delle nomine deve allontanare da sé il sospetto di non seguire logiche di merito e competenza, unitamente alla prerogativa indispensabile della trasparenza ed inattaccabilità su ogni fronte”.

I grillini hanno chiesto le dimissioni di Parodi anche dalla carica di presidente del consiglio provinciali. Gli stessi grillini hanno sottolineato, fra l’altro: “Mentre si discute della soppressione e delll’accormamento delle Province la vecchia politica cerca di moltiplicare disperatamente poltrone e nomine anche in enti completamente inutili, come il Consiglio delle Autonomie Locali dove sono presenti 35 membri in rappresentanza delle 4 province liguri”.

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