Cronaca

Non solo videopoker, i sette romeni arrestati rubavano di tutto: i dettagli dell’operazione “Darkness”

Albenga. Dai soldi delle macchinette videopoker agli spazzolini da denti, passando per i biglietti del bus e le sigarette. Arraffava un pò tutto quello che gli capitava per le mani la banda di ladri romeni arrestati dai carabinieri di Albenga nell’ambito dell’Operazione ribattezzata “Darkness”. In manette sono finiti in sette: Ion Catalin Grigoras, Petru Laurentiu Grigoras, Flavius Silviu Bot, Teofil Prelipcean, Adrian Lorin Gidea, Ionut Florentin Dudu e Liviu Victor Popescu, tutti residenti a Genova.

I ladri, che prendevano di mira soprattutto tabaccherie e bar, per quanto riguarda il Savonese, hanno colpito a Cairo Montenotte, Spotorno, Pietra Ligure, Loano, Toirano e Borghetto tra l’inizio di febbraio e la fine di maggio. Quella che gli investigatori hanno definto la “gang delle spaccate” ha preso di mira però anche esercizi commerciali di Genova, La Spezia, Alessandria e Milano. La Procura della Repubblica di Savona gli contesta almeno ventisette furti, ma potrebbero essere di più.

“E’ un’operazione importante – spiega il capitano Sandro Colongo, comandante dei carabinieri di Albenga – per il territorio che conferma quelle che sono le linee operative dell’Arma e, soprattutto in provincia di Savona, il contrasto di quelli che sono i reati contro il patrimonio. Questa operazione ne segue una del mese scorso che aveva smantellato una batteria di ladri in abitazione, mentre in questo caso i furti erano in esercizi commerciali sparsi un pò su tutto il territorio ligure. I responsabili sono dei cittadini rumeni che abitavano a Genova e che si muovevano molto velocemente sul territorio utilizzando anche macchine rubate”.

“Preferibilmente operavano in Liguria, ma hanno fatto delle puntate anche in Lombardia e Piemonte. Ad essere presi nel mirino però sono state soprattutto tabaccherie e bar dove c’erano videopoker o comunque macchinette dalle quali era possibile rubare denaro contante. Non disprezzavano nulla comunque: nella refurtiva recuperata infatti c’è dallo spazzolino da denti alle scarpe, biglietti degli autobus, insomma rubavano tutto quello che trovavano” conclude il comandante Colongo.

“Il valore della merce sequestrata è ingente, circa 300-400 mila euro, ed ne è stata trovata di ogni tipo. Prendevano di mira non solo le slot machines, ma anche altre tipologie di esercizi commerciali. Ogni notte uscivano, intorno alle 23, per poi rientrare all’alba con il bottino: si muovevano con auto rubate e con vetture ‘pulite’ in modo da poter scappare in caso di arrivo delle forze dell’ordine, come è successo due o tre volte nel corso dell’indagine. E’ stato molto difficile seguirli ed intercettarli anche perché agivano divisi per gruppi” spiega il tenente Michele Morelli.

Nelle loro abitazioni sono state sequestrate alcune armi, bombole a gas e una fiamma ossidrica, utilizzate probabilmente per forzare le macchine da gioco.

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