Economia

Isoltermica: firmata la cassa integrazione per 36 lavoratori, contatti con gruppo piemontese per le aree

cgil protesta precari

Vado Ligure. Sta per essere firmata in questi minuti a Roma presso la sede del Ministero del Lavoro la cassa integrazione per cessazione di attività per i 36 lavoratori della Nuova Isoltermica. Le misure di ammortizzatori sociali, che partiranno dal 1 giugno, avranno la durata di un anno, con proroga di 12 mesi solo in caso di un riassorbimento di almeno il 30% del personale cassaintegrato, lo stesso strumento adottato anche per la Ocv. Oggi pomeriggio, infatti, a Roma istituzioni locali, sindacati di categoria, azienda e Ministero hanno avviato il percorso di cassa integrazione che era stato previsto per i lavoratori del sito industriale vadese.

“Si chiude un primo passaggio per salvaguardare i lavoratori e garantire tutele sociali in un territorio duramente colpito dalla crisi industriale – affermano i sindacati -. Ora, con la possibilità di due anni di cassa integrazione, sarà necessario impegnare le istituzioni nella ricerca di una rapida riassegnazione delle aree per attività produttive”.

Proprio su questo fronte, da Roma, sono trapelate alcune indiscrezioni su un primo interessamento per le aree di Isoltermica, circa 17 mila metri quadrati. Secondo quanto appreso sarebbe confermato un contatto avviato dal Comune di Vado Ligure e dall’assessore Guido Canavese con un soggetto imprenditoriale piemontese. Dopo il 15 giugno sarà confermato o meno un possibile sopralluogo per visionare le aree di interesse, si parla di almeno 10 mila metri quadrati richiesti dall’imprenditore.

Per l’amministrazione comunale vadese quella delle aree di Isoltermica potrebbe essere solo la prima di una serie di operazioni per tutelare e mantenere ad uso produttivo la tradizionale area industriale savonese, con dietro l’angolo le possibili matasse della Ocv e Vetrotex-Saint Gobain.

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