Ceriale. Parola d’ordine: internazionalizzare. La scommessa dei nuovi cantieri navali Sciallino, con la joint venture tra il manager milanese Carlo Bassi e la famiglia del fondatore, il compianto maestro d’ascia Mario, si concentra sul mercato estero. Stamane si è svolto un incontro in Regione con il quale la nuova società si è presentata per ottenere un supporto pubblico nel piano di rilancio, a colloquio con l’assessore Renzo Guccinelli ed il consigliere Nino Miceli.
Nemmeno quest’anno lo storico marchio cerialese sarà presente al Salone Nautico. “Non per polemica, ma per strategie di promozione – spiega Carlo Bassi, che detiene il 60% della nuova Srl, affiancato da una cordata italo-svizzera – Saremo a Cannes e Düsseldorf, dove incontriamo una clientela interessata alle nostre produzioni. Partecipare ad una fiera ha il suo costo e ora stiamo facendo scelte ponderate per intercettare il mercato estero”.
Tradizione e sfida internazionale per riposizionare i prodotti e costruire una rete di vendita globale. “Rimaniamo nel ponente savonese, questo è certo, e abbiamo una forte volontà di rilanciare il marchio. Ma si tratta di operazioni che oggi non possono più essere sostenute dall’iniziativa privata. Per questo chiediamo alla Regione una linea di intervento, anche per una trentina di dipendenti, sinora tutelati dalla famiglia Sciallino, che non potrebbero trovare immediata ricollocazione. Quindi ci attendiamo uno sforzo per garantire nel medio periodo la forza lavoro” riferisce Bassi.
L’impresa, che ridurrà l’area di lavoro da due (Ceriale e Pogli) ad un solo sito, è all’opera su due commesse, di provenienza estera. Il mercato della nautica riesce a dare risposte, ma bisogna cercarle fuori dal perimetro nazionale. “L’amministrazione regionale esprime grande interesse per i cantieri Sciallino – osserva il consigliere Miceli – Sono allo studio strumenti di sostegno per questa iniziativa imprenditoriale; pensiamo in particolare al supporto che può arrivare dall’agenzia Liguria International”.
A garantire la qualità consolidata del brand nella “Nuova Cantieri Sciallino”, la famiglia fondatrice con Gemma, la figlia Rosita e il nipote Paolo. “Cambia il modo in cui ci poniamo ma non la tradizione – dice Rosita Sciallino – E’ il futuro di una storia che continua”. Parte così il rilancio dell’area cantieristica cerialese, con l’idea aggiuntiva di fornire anche assistenza al cliente, rivendita dell’usato e rimessaggio, con una serie di soluzione che possono calibrare prezzi e allestimenti sulle esigenze degli armatori. Anzitutto stranieri.