Cronaca

Cairo, preso il “mani di velluto” degli smartphone: è un operaio incensurato

Cairo M. Era appassionato di tecnologia al punto da perdersi in grandi chiacchierate con il titolare del negozio “3 Store” del centro storico di Cairo Montenotte e conquistare la sua fiducia. Conversazioni sulle ultime novità high tech e sui telefonini di ultima generazione, quelli che, in un secondo momento, approfittando dei momenti in cui il negozio era affollato, rubava in barba allo sfortunato commerciante.

Erano gli smartphone a piacergli molto, anche perché molto richiesti dal mercato “parallelo” cui aveva dato vita da un po’ di tempo e che gli permetteva di rivendere a prezzi ribassati i modelli che aveva rubato. A finire nei guai, dopo la denuncia ai carabinieri dello stesso titolare del “3 Store”, è stato un operaio valbormidese, incensurato e padre di famiglia. Sarebbero anche le difficoltà economiche ad averlo spinto sulla cattiva strada.

L’indagine nasce proprio dalla segnalazione del negoziante che ha denunciato una serie di furti di smartphone di ultimo grido. I carabinieri di Cairo Montenotte, dopo aver constatato che non esisteva effrazione di alcun tipo, hanno iniziato a osservare il via vai nell’esercizio commerciale e a lavorare a stretto contatto con il commerciante che ha fornito loro informazioni sui clienti più assidui e il proprio lavoro. “Parlando con il danneggiato – spiega il maresciallo Marco Chiarlone – abbiamo capito che chi si impossessava degli smartphone era esperto dei prodotti venduti al ‘3 Store’ e abbiamo così ristretto il cerchio a C.S., 40 anni, valbormidese segnalandolo all’autorità giudiziaria per furto aggravato continuato”.

“Questa persona era diventata amica del titolare, aveva conquistato la sua fiducia e così, quando il negozio era affollato approfittava dell’occasione per rubare e poi tornare in un secondo momento con al scusa che ci fosse tanta gente. Dalla perquisizione nella sua abitazione abbiamo trovato i telefoni già pronti per essere rivenduti. In totale il ‘3 Store’ ha subito 10 mila euro di danni. L’uomo pareva trovarsi in difficoltà economiche”, conclude Chiarlone.

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