Cronaca

Turismo, operatori pronti a scendere in piazza. Cappelluto (Upa): “Un grido d’allarme dopo una stagione disastrosa”

Savona. Non sarà una marcia di protesta, ma il corteo che martedì 29 maggio attraverserà il centro di Savona avrà il significato di un grido d’allarme lanciato dalle aziende turistiche della provincia, molte delle quali rischiano la chiusura.

La manifestazione, indetta dalla giunta dell’Unione Provinciale Albergatori, è stata presentata questa mattina nel corso di una conferenza stampa nella sede dell’Unione Industriali di Savona. “Gli albergatori si mettono in marcia”, è il tema della giornata di mobilitazione che vedrà protagonisti imprenditori e lavoratori, titolari e direttori d’albergo fianco a fianco con chef, maitre, addetti alle reception, personale di sala e personale ai piani, oggi coinvolti in una crisi che non sembra lasciare spazio all’ottimismo. Alle spalle c’è una stagione invernale disastrosa, un mercato che si restringe, una tassazione che ha raggiunto livelli insostenibili mentre il calo delle prenotazioni lascia intravedere un’altra difficile stagione estiva.

Gli albergatori si sono dati appuntamento per martedì prossimo alle 14,30 in piazza Sisto IV, davanti al palazzo comunale, da dove alle 15 partiranno in corteo diretti verso piazza Saffi, dove sosteranno sotto la prefettura. Una delegazione sarà ricevuta dal prefetto di Savona, Gerardina Basilicata, dal presidente della Provincia Angelo Vaccarezza e dall’assessore regionale Angelo Berlangieri, per sottolineare al rappresentante del Governo la gravità della situazione e chiedere un suo intervento a livello ministeriale.

“Parola d’ordine del corteo – spiega Franca Roveraro Cappelluto, presidente dell’Unione Provinciale Albergatori – sarà uno slogan, 300 sì e 90 no, che sta a testimoniare la volontà di tenere aperte le nostre aziende 300 giorni all’anno e non per i soli 90 dell’alta stagione. Questo significa lavorare di più, creare nuovi posti di lavoro e renderli consolidati, migliorare l’attrattività del nostro territorio, dare una spinta all’economia in generale. Per questo serve una grande mobilitazione, con l’invito a partecipare a tutte le categorie che hanno a che fare con il turismo”.

“Chiederemo alle istituzioni più attenzione per le politiche turistiche, di essere considerati una vera industria e di creare un tavolo a livello provinciale per armonizzare le nuove posizioni fiscali, dalla tassa di soggiorno all’Imu che avranno un effetto pesante sui nostri bilanci – dice Cappelluto – Stiamo uscendo da una stagione disastrosa con un calo del 30% delle presenze, ora affronteremo un’estate comunque difficile, caratterizato da un calo del potere d’acquisto delle famiglie italiane. Solo l’estero tiene, ma non è sufficiente. Sono molti gli alberghi che escludono la riapertura delle proprie strutture il prossimo inverno, perché questo implica una perdita in termini di fatturato”.

Vuoi leggere IVG.it senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.