Cronaca

Savona, traffico di anabolizzanti: non c’è l’accordo sul patteggiamento di Andrea Gagliano, udienza rinviata

Savona. Sembrava tutto pronto perché il suo procedimento si chiudesse con un patteggiamento ma, all’ultimo momento, questa mattina, l’accordo non è stato raggiunto. Il procedimento nei confronti di Andrea Gagliano, il trentacinquenne savonese finito in manette nell’ambito dell’operazione “Health Hazard” che aveva sgominato un traffico di sostanze anabolizzanti Savona, resta quindi ancora da definire.

Oggi, davanti al gip Emilio Fois, era prevista la presentazione di un’istanza di patteggiamento a 11 mesi di reclusione in continuazione con una precedente condanna, una soluzione che aveva già incotrato il parere favorevole del pubblico ministero. Il gip in udienza ha però fatto intendere ai legali di Gagliano, gli avvocati Fabio Bruno Celentano e Franco Aglietto, che avrebbe rigettato quella richiesta. I difensori hanno tentato allora di raggiungere un accordo per un altro patteggiamento (stavolta non in continuazione), ma senza successo. Il gip ha solo concesso un rinvio di sette giorni (si andrà al 22 maggio) per permettere ai due legali di valutare come procedere.

I guai di Andrea Gagliano erano iniziati nel luglio dell’anno scorso quando era stato arrestato (è tuttora detenuto a Genova) insieme al padre Natale Gagliano, che ha già patteggiato una pena ad un anno e dieci mesi di reclusione con la condizionale, e la madre (quest’ultima scarcerata dopo qualche giorno).

Le accuse a carico di Andrea Gagliano sono di traffico di sostanze stupefacenti, commercializzazione di anabolizzanti e medicinali scaduti ed imperfetti. Secondo l’accusa, dietro alla gestione del negozio “Liguria Fitness”, in via IV Novembre a Savona, che vendeva prodotti per “bodybuilders”, veniva portato avanti anche il traffico di sostanze proibite.

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