Politica

Savona, il ministro Profumo torna nel suo liceo “Grassi”: “interrogazione a sorpresa” per gli studenti

Savona. E’ stato un vero e proprio tuffo nel passato, la visita che, questa mattina, il ministro dell’Istruzione Francesco Profumo ha compiuto tra le aule del liceo scientifico “Grassi” di Savona. Un viaggio nel “suo” liceo, tra i banchi che ha lasciato dietro di sé dopo la maturità senza mai tornarvi, se non per un veloce saluto a ex professori o amici.

Un “revival” che ha visto il ministro intrattenersi con il sindaco Federico Berruti, con la preside e i suoi collaboratori e, infine, con gli studenti per una chiacchierata informale sull’anno scolastico. Il rappresentante del governo è entrato nella sua vecchia classe, oggi occupata dalla prima – sezione H, e si è avvicinato a quello che fu il suo banco. Poi ha salutato una vecchia collaboratrice dell’istituto, in servizio da quando lui era un giovane liceale.

“Com’è andato l’anno scolastico?”, e ancora: “Cosa cambiereste della scuola?”: questa l'”interrogazione a sorpresa” del ministro agli studenti che, a loro volta, si rivolgono a lui con le domande più varie. “Ministro, ma è davvero così importante come vengo vestito a scuola?”, è l’interrogativo di un ragazzo cui Profumo risponde sorridendo: “E’ vero che la forma è meno importante del contenuto, ma in certi contesti è bene imparare a presentarsi al meglio e con il dovuto rispetto per la circostanza e il luogo in cui ci si trova”. Poi, incontra divertito uno studente con i capelli a “cresta” che gli dice di voler fare il giornalista e che, assicurano i docenti, è uno dei ragazzi più preparati della classe.

Infine, arriva il momento delle “confessioni”: il ministro, entrando in una quinta sita al primo piano si affaccia curiosamente ad una finestra e si lascia scappare un ricordo di gioventù: “Quante volte io e i miei compagni abbiamo utilizzato questa finestra per uscire dall’aula e andare a comprare la focaccia nel negozio qui vicino!”. Un “peccato di gola” che strappa un sorriso ai presenti e trasforma la visita di un ministro nel semplice viaggio nel passato di un ex studente.

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