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Ripopolamento lago d’Osiglia, Enpa: “Va contro le leggi europee”

trote lago di Osiglia

Piana Crixia. “L’Unione Europea si arrabbierà con il Comune di Piana Crixia e Tirreno Power, e con la Provincia e la Regione che li hanno autorizzati per il ripopolamento con femmine di trota iridea nel lago di Osiglia: l’area è stata infatti dichiarata sito di importanza comunitaria e la legge parla chiaro. Sono infatti vietate la reintroduzione, l’introduzione ed il ripopolamento in natura di specie e popolazioni non autoctone”: a sottolinearlo sono i volontari dell’Enpa savonese.

“Abbiamo inutilmente chiesto alla Provincia di bloccare le immissioni, non ritenendo sufficiente limitare al rilascio di sole femmine (chi controllerà?) il rispetto della legge – dicono ancora i volontari – Ed ora c’è il rischio che l’Unione Europea attivi un procedimento disciplinare contro Comune, Provincia, Regione e Tirreno Power, con l’applicazione di una sanzione di decine di migliaia di euro, che verranno pagati con soldi pubblici. Ne valeva la pena?”.

“Secondo noi occorrerebbe invece utilizzare meglio i soldi di Tirreno Power e puntare ad una diversa valorizzazione del lago, che favorisca l’osservazione e non la cattura della preziosa fauna ittica, che non dovrebbe essere ‘inquinata’ da poveri animali d’allevamento ‘pronta pesca’; e in superficie attività pacifiche ed ecologiche già in parte praticate: nuoto libero e snorkellig, canottaggio e kajak; percorsi attrezzati per escursionisti lungo le sponde e sulle alture circostanti e trattorie tipiche con le buonissime (e molto spesso vegetariane) specialità gastronomiche locali. La valle è invece sempre di più un macello di animali all’aria aperta, con pesche facilitate ovunque (Bormida, Roccavignale, Murialdo) e riserve di caccia (Piana Crixia e, tra poco, nuovamente Mioglia) con caprioli e fagiani fucilati a pagamento” concludono amaramente i volontari.

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