Politica

Protesi “Pip”, il primario Bormioli risponde a Ciangherotti: “I suoi insulti saranno valutati nelle sedi opportune”

protesi al seno Pip

Albenga. Una richiesta di scuse pretese dall’assessore ingauno Eraldo Ciangherotti da parte del dottor Mariano Bormioli, primario della Chirurgia Plastica dell’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure, che, chiamato in causa proprio dall’esponente della giunta albenganese a proposito del caso delle protesi al seno difettose “Pip”, lo aveva accusato di creare inutili allarmismi.

Un’accusa che Ciangherotti ha respinto a sua volta avvalendosi anche della recente decisione del Tar del Lazio che, accogliendo il ricorso del Codacons, ha ordinato al Ministero della Salute di rivedere e correggere l’ordinanza con cui fissa dei limiti eccessivi all’espianto e al reimpianto delle protesi Pip. Oggi l’ennesimo capitolo della diatriba medica, con il dottor Bormioli che prende carta e penna per chiarire la sua posizione.

“Caro Eraldo – scrive nero su bianco il primario, rivolgendosi direttamente all’assessore ingauno – non posso fare a meno di conoscere la tua esistenza perché da molti mesi hai invaso i canali locali di comunicazione, sfruttando ogni occasione per intervenire pubblicamente (è tuo dovere come assessore della Comunità di Albenga) in questioni che spesso trascendono i limiti del tuo ruolo. Poiché la confusione è tanta e l’eccesso di cattiva informazione crea più danni dell’ignoranza, è obbligo per chi riveste ruoli istituzionali, divulgare le conclusioni degli organi preposti alla tutela della salute”.

“In oggi il censimento delle donne residenti in Liguria, sottoposte ad impianto di protesi PIP non è completo, per il semplice motivo che questo materiale non è mai stato impiantato in strutture accreditate liguri, e pertanto i chirurghi che in esse operano non hanno motivo di richiamare ipotetiche portatrici PIP – scrive ancora il dottor Bormioli – Inoltre l’esame ecografico e la successiva RM, possono fornire informazioni sullo stato di conservazione delle protesi, ma nulla ci dicono sulle caratteristiche di fabbricazione. Inoltre tutte le donne impiantate (nelle strutture di cui sopra) sono fornite di copia di cartella clinica o di certificato di tracciabilità delle protesi utilizzate, e da sempre ricevono la raccomandazione di eseguire ogni anno un esame ecografico, poiché tutte le protesi in commercio possono usurarsi e provocare fuoriuscita intracapsulare o extracapsulare del silicone contenuto all’interno”.

“Gli specialisti del settore sono a disposizione per attivare le necessarie procedure in caso di dubbio o di rottura accertata. Ogni anno infatti, anche presso la struttura del Santa Corona vengono sostituite un certo numero di protesi rotte (per la verità nessuna negli ultimi anni della fabbrica Pip). La sentenza del TAR potrebbe determinare un orientamento più preciso del Ministero in materia di risorse, che al momento lascia alle singole Regioni e di conseguenza alla sensibilità delle Asl l’onere economico dell’espianto e del reimpianto”.

“Quando queste norme saranno più precise, sarà obbligo per me e per i colleghi responsabili di U.O. Complesse di Chirurgia Plastica, afferenti alla Società Scientifica di riferimento, commentarle sul bollettino dei Medici e sulla stampa nazionale e locale. Ogni suggerimento è utile alle donne (ed anche a qualche uomo) per migliorare la percezione del problema. Le polemiche non servono a nulla, insinuazioni e insulti saranno oggetto di azioni già intraprese in sede opportuna”, conclude il dottor Bormioli che, per tutelare i propri interessi in questa diatriba, si è rivolto all’avvocato Bruno Robello De Filippis (che, tra l’altro, è anche consigliere comunale di maggioranza ad Albenga).

“Noi non critichiamo l’iper attivismo dell’assessore del Comune di Albenga, non abbiamo titolo per farlo, constatiamo pero’ che la voglia di apparire sempre e comunque a volte può portare ad errori di valutazione – commenta De Filippis – Il dottor Ciangherotti ha reso pubbliche le sue nozze che si celebreranno tra pochi giorni, ebbene noi gli auguriamo una vita da marito felice e serena e che possa portare a lui un iper attivismo proficuo nella sua attività coniugale e magari un lavoro da politico-giornalista-educatore più ponderato e meno copioso per noi poveri suoi lettori”.

Vuoi leggere IVG.it senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.