Politica

Platani ripiantati e statua di Totò, Melgrati scrive al Governo per denunciare gli “sprechi di Alassio”

Marco Melgrati

Alassio. Il Consigliere Regionale Marco Melgrati sembra aver colto al volo i suggerimenti del Governo. L’ex sindaco alassino infatti ha inviato al sito www.governo.it alla pagina “Segnala il tuo spreco” le delibere della Giunta Comunale relative alla piantumazione di 4 alberelli di Platano per una spesa di 110.000 euro per sostituire i 5 platani, che erano stati tagliati, e alla rimozione e successivo spostamento della statua di Totò.

“Sono stati spesi 110.000 euro per sostituire i 5 platani, che erano stati tagliati, con l’autorizzazione della Sopraintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici della Liguria con nota del 24.02.2011, dall’ex Sindaco-reggente Gianni Aicardi per ragioni di sicurezza strutturale e tutela della pubblica incolumità, in quanto esisteva una perizia di un dottore in scienze forestali che ne attestava la pericolosità imminente e il rischio di crollo – spiega Melgrati -. C’era questa pericolosità conclamata per questi alberi che sono stati tagliati e oggi sono stati sostituiti con questa spesa esorbitante, 110mila euro per togliere le radici di questi 6 platani e mettere a dimora 4 alberelli adulti, di altezza 2/3 metri”.

“Questo è buttare via i soldi dei contribuenti, e mi sembra davvero eccessivo; si poteva fare questo stesso intervento con meno di un quarto della cifra; si poteva chiamare, a trattativa privata, una ditta con una ruspa per eliminare le radici, si poteva comprare direttamente gli alberelli e si potevano reimpiantare, non da una ditta specializzata, ma dai giardinieri che il Comune di Alassio ha in organico, questi quattro platani. Questo si aggiunge all’episodio vergognoso e farsesco della rimozione della statua di Totò, quando si sono spesi soldi pubblici per rimuovere dai giardini di piazza Stalla la statua del principe della risata, demolendo il basamento” osserva il consigliere regionale.

“Poi, a furor di popolo, ma di tutto il popolo italiano, perché ci sono stati gli interventi dalla figlia di Totò, la Principessa Liliana De Curtis, del Sindaco di Napoli, ma anche di fior di intellettuali e di artisti, Renzo Arbore su tutti, che hanno minacciato il Sindaco Avogadro di uno spu***namento mediatico per la città di Alassio ancora più grande di quello che c’è stato, sulle prime pagine e sui Tg di tutti i media nazionali; poi è ricomparsa questa statua in un’altra zona sperperando 10 mila euro con un basamento di cemento di colore giallo veramente obbrobrioso e brutto. Abbiamo inviato queste delibere al sito del Governo, aderendo alla campagna contro gli sprechi, speriamo che intervenga il Governo” conclude Melgrati.

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