Cronaca

La scomparsa di Luca Salvatico rimarrà senza un perché: indagine archiviata. La moglie: “Ero preparata”

Luca Salvatico

Murialdo. La scomparsa di Luca Salvatico rimarrà probabilmente senza un perché e senza un quadro preciso all’interno del quale orientarsi per capire cosa sia successo la mattina del 22 marzo 2010. L’indagine, aperta per sequestro di persona, è stata infatti archiviata questa mattina dal gip Fiorenza Giorgi su richiesta del pm Giovanni Battista Ferro.

Secondo la Procura, non ci sono elementi per ipotizzare una qualche responsabilità di terzi in un mistero che non ha lasciato tracce significative dietro di sé. In questi due anni, inoltre, gli inquirenti non avrebbero avuto riscontri sull’eventuale presenza di persone che potessero nutrire rancore nei confronti dell’infermiere di Murialdo, senza contare che, al contrario, sarebbero emersi particolari che farebbero pensare a un gesto volontario, dalla fuga all’ipotesi più tragica del suicidio: sembrerebbe che Luca Salvatico fosse in preda a una crisi esistenziale e che avesse manifestato da tempo la volontà di farla finita.

Eppure l’eventuale presenza di un corpo, lungo il tratto di strada che collega Bardineto a Murialdo e in cui, la mattina del 22 marzo di due anni fa, è stata ritrovata la Toyota Yaris dell’uomo, è stata esclusa dalle meticolose ricerche portate avanti anche con l’ausilio dei cani molecolari (che hanno fiutato tracce solo fino al piazzale della discoteca “Domina”) senza contare che i famigliari hanno sempre negato la possibilità che Luca si possa essere tolto la vita.

“Sapevo che le indagini erano destinate all’archiviazione. Diciamo che ero preparata all’idea, ma adesso non mi sento di dire altro” è il commento amaro della moglie Roberta.

Sono molti gli aspetti inquietanti in questa vicenda: il 22 marzo 2010, l’infermiere residente a Murialdo è uscito di casa alle prime luci dell’alba per andare al lavoro al Santa Corona di Pietra Ligure, come faceva ogni giorno. Qualche ora dopo, però, la sua macchina verrà ritrovata abbandonata lungo la strada, in frazione Carpe a Toirano, con la portiera del passeggero ancora aperta, e documenti, cellulare e sigarette abbandonate sul sedile.

Sul parabrezza, specchietto retrovisore, radio e finestrino del passeggero, sono state ritrovate macchioline di sangue che appartengono certamente all’infermiere. Giorni e giorni di ricerche in una zona che risulta essere molto impervia non hanno portato ad alcun risultato. Solo i cani, appunto, hanno fiutato l’odore di Luca fino a circa un chilometro dal luogo del ritrovamento della sua Toyota, all’altezza della discoteca “Domina”. Poi, più nessuna traccia.

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