Economia

Giornata contro la precarietà, aderisce anche la Cgil Savona: “Riguarda l’85% dei savonesi”

Rossello Cgil

Savona. Il prossimo 10 maggio, la Cgil nazionale ha indetto una giornata nazionale contro la precarietà con varie iniziative di mobilitazione. La Cgil di Savona aderisce a questa iniziativa con due presidi che si terranno a partire dalle ore 10 sotto la sede dell’Unione Industriali e sotto la sede della Prefettura.

“In questa situazione di crisi – afferma Francesco Rossello, Segretario della Camera del Lavoro – la precarietà sta diventando insopportabile per tanti giovani donne e uomini, ma sta diventando la condizione nella quale si trovano tutti i lavoratori e tutti i pensionati. Genera precarietà la mancanza di tenuta del tessuto produttivo, genera precarietà una riforma delle pensioni ingiusta e intollerabile, genera precarietà una pressione fiscale ormai incontenibile. Per questo la Cgil ha proclamato un pacchetto di 16 ore di sciopero da articolarsi con azioni delle categorie e dei territori. Molte categorie hanno già scioperato, altre hanno fissato le loro iniziative di sciopero nei prossimi giorni, la categoria dei chimici e degli elettrici ha proclamato uno sciopero di 8 ore proprio per il 10 maggio prossimo”.

“E’ necessario mobilitarsi per dire che un altro modello di sviluppo economico è possibile, un modello che non sia basato sull’austerità e sul rigore, ma sulla crescita con investimenti sul welfare, sull’istruzione e sull’innovazione tecnologica. Per questo l’iniziativa del 10 maggio non sarà l’ultima”, conclude Rossello.

“Quello del precariato diffuso ed ormai insostenibile sotto ogni punto di vista (sociale, economico, morale) è un fenomeno che ha investito in pieno anche la nostra provincia – aggiunge Fausto Dabove, segretario NidiL Cgil Savona – Nel 2011 a Savona ben l’85% delle assunzioni sono avvenute con forme contrattuali precarie e solo nel 15% dei casi il lavoratore ha ottenuto un contratto a tempo indeterminato. In altri termini su 20 savonesi che riescono a trovare lavoro, cosa già di per sé difficile di questi tempi, solo 3 vengono assunti con contratto a tempo indeterminato: gli altri 17 ottengono solo contratti precari”.

“Per le persone sotto i 30 anni di età la situazione è ancora peggiore: in questo caso la percentuale di chi viene assunto con un contratto a tempo indeterminato è minore del 9% – continua Dabove – Da tempo la precarietà non è più un fenomeno riconducibile solo ai giovani che entrano nel mondo del lavoro: anche chi cerca lavoro perché l’ha perso a causa della crisi si trova, indipendentemente dall’età, di fronte questo scenario”.

Nella nostra provincia questa precarietà si manifesta prioritariamente con i contratti a tempo determinato (circa il 48% del totale delle assunzioni), quelli a chiamata (più 14%), o in somministrazione (interinali, circa il 10%). Seguono poi le tipologie contrattuali non riconducibili a lavoro dipendente, come i diversi tipi di collaborazione (poco meno del 5% del totale delle assunzioni). Ci sono, infine, le false Partite Iva che spesso possono mascherare un rapporto di lavoro dipendente: un fenomeno difficile da stimare ma in sensibile aumento anche a Savona.

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