Savona. Restano in carcere Salim Klifi, 27 anni, e Amdi Masmdi, di 26, i due tunisini finiti in manette lunedì pomeriggio per spaccio. Lo ha deciso il giudice per le indagini preliminari Fiorenza Giorgi che questa mattina li ha interrogati per la convalida dell’arresto. I due, durante l’interrogatorio, hanno ammesso gli addebiti che gli venivano contestati.
Secondo quanto accertato dalla squadra i due tunisini avrebbero messo in piedi, da qualche tempo, un giro di spaccio di eroina che, in mancanza di soldi, cedevano in cambio di vestiti, possibilmente griffati. Il loro arresto è avvenuto dopo che sono stati sorpresi a spacciare una bustina di eroina a una tossicodipendente savonese nel parcheggio del Famila, a pochi passi dagli ex cantieri Solimano dove, non lo escludono gli investigatori, i nordafricani si erano trovati un rifugio dove dormire.
La svolta delle indagini della polizia si è avuta lunedì pomeriggio: gli agenti della squadra mobile che erano appostati già da qualche ora hanno visto premiata la loro pazienza quando Salim Klifi e Amdi Masmdi si sono appartati con la tossicomane. LO scambio è stato rapido, giusto il tempo di passare la dose di stupefacente nelle mani della cliente, ma con graande sorpresa degli investigatori la donna non ha pagato con denaro. Ai due spacciatori infatti ha consegnato quattro camicie e un paio di scarpe della Nike nuove di zecca, forse (è almeno quello che sospettano gli investigatori) rubate. “In mattinata – aveva poi spiegato la tossicomane ai poliziotti – avevo già comprato una dose di eroina per 40 euro, ma ora non avevo piu soldi. Ho proposto loro quel baratto e hanno accertato”.