Cronaca

Pietra, muratori in protesta su gru: rassicurazioni sui salari, i quattro scendono

Pietra Ligure. “Se non ci davano la parola d’onore sul pagamento degli stipendi, non saremmo scesi” afferma Abd El Fatah, uno dei quattro muratori egiziani che ha occupato le gru di via Oberdan, a Pietra Ligure, in protesta contro la ditta Edil Global per la quale lavora e che, a sua volta, opera per conto della Gdm Spa, assegnataria dell’appalto. “Da gennaio non vediamo un euro – prosegue – Ora vediamo se domani ci pagheranno: finché non abbiamo i soldi in mano, non c’è niente di sicuro”.

“Abbiamo le nostre famiglie, ogni mese paghiamo gli affitti di casa – sottolinea – e qua però si lavora gratis. Per restare giù a litigare, abbiamo deciso di salise su… I sindacalisti ci hanno detto di aspettare venerdì o la prossima settimana, l’Ispettorato del Lavoro ci ha detto di scrivere una lettera”. “Senza soldi non va bene. I nostri bambini dormono per strada? Come si può mangiare?” aggiungono gli altri tre.

Intorno alle 11 di questa mattina i quattro egiziani (tutti regolari, dai 28 ai 42 anni) hanno minacciato di gettarsi giù, se disturbati nella loro contestazione, ed hanno chiesto il saldo degli stipendi arretrati, da gennaio ad oggi. Nel pomeriggio sono arrivate le rassicurazioni.

Il contenzionso tra Edil Global e Gdm sarebbe all’origine della paralisi dei pagamenti, un problema in cui sarebbero coinvolti altri otto operai. “Sono tre mesi che non prendono stipendio. Oggi sono saliti sulle gru per far risolvere, giustamente, la loro situazione. Per mesi senza soldi, è dura: dovevano rivolgersi prima ad un sindacato”. E’ il commento di uno degli operai del cantiere di via Oberdan che da terra, invece, con altri colleghi ha assistito all’azione dimostrativa dei quattro manovali egiziani.

“In questo intervento immobiliare operano circa trenta persone fra meccanici, elettricisti, edili e carpentieri – aggiunge – Sinora non abbiamo che lavoriamo per la parte meccanica non abbiano registrato alcun problema. Si è presentato il problema per questi operai: con questa azione che hanno effettuato verranno pagati”.

“Sono solidale con loro, perché vivono una situazione difficile. La mia ditta paga. Quello che è accaduto a loro è ingiusto” dice un elettricista tunisino, allo stesso modo impiegato nel cantiere della Gdm dove è in corso l’edificazione di costruzioni residenziali con relativi parcheggi al piano interrato.

Dopo quattro ore di contestazione pericolosa in cima alle due gru, i quattro immigrati, rassicurati dalle ditte sui pagamenti arretrati, hanno deciso di scendere dalle altezze, quaranta metri dal suolo.

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