Economia

Pasqua e Pasquetta 2012, Coldiretti: “Ridotti del 50% gli sprechi di cibo a tavola”

Salone Agroalimentare 2012 inaugurazione

Il calo del 10% negli acquisti di uova di cioccolato e colombe e l’aspetto più evidente di una Pasqua al risparmio che almeno 8 italiani su 10 hanno trascorso in casa propria o di parenti e amici con una spesa complessiva stimata pari a 1,2 miliardi, in calo del 7% rispetto allo scorso anno.

E’ quanto stima la Coldiretti nel tracciare il bilancio della giornata di Pasqua che evidenzia gli effetti della crisi che ha spinto gli italiani al risparmio a tavola in casa ma anche al ristorante, scelto solo da 4 milioni di persone con un costo medio a testa a pranzo di 40 euro ed un totale 172 milioni di euro, in leggero calo rispetto al 2011. Mentre nelle strutture per l’agriturismo sono aumentate del 3 per cento le presenze.

La Pasqua 2012 sarà ricordata anche per l’accresciuta sensibilità nei confronti degli sprechi. Il 57% degli italiani ha infatti ridotto lo spreco di cibo per effetto della crisi e tra questi il 47% lo ha fatto facendo la spesa in modo più oculato, il 31% riducendo le dosi acquistate, il 24% utilizzando quello che avanza per il pasto successivo, secondo una indagine Coldiretti/Swg. Il menù della Pasquetta infatti per molti italiani è a base di polpette, frittate, pizze farcite, ratatouille e macedonia che sono un’ottima soluzione per utilizzare gli avanzi della Pasqua secondo le preziose ricette tramandate nel tempo in campagna.

Per contenere le spese della tavola senza rinunciare alla qualità il 61% degli italiani confronta con più attenzione i prezzi nel momento di riempire il carrello della spesa mentre il 59% va alla ricerca delle offerte 3×2 in misura maggiore con il risultato che è aumentato per la maggioranza degli italiani (55%) il tempo dedicato a fare la spesa, sempre secondo l’indagine Coldiretti/Swg. Con la crisi – sottolinea la Coldiretti – in quattro famiglie su dieci si è riscoperto il piacere della preparazione casalinga dei dolci tipici della tradizione di Pasqua, che unisce risparmio e rispetto della tradizione.

Tra le preparazioni familiari vince la pastiera napoletana seguita dalla colomba e dalla pizza di Pasqua e dalla treccia pasquale. Più gettonate del solito sono state quest’anno le economiche uova utilizzate nelle numerose specialità regionali diffuse sul territorio anche se almeno in una famiglia su tre non si è rinunciato alla tradizionale carne di agnello nelle classiche ricette al forno, arrosto con le patate, al sugo o brodettato e anche nei piatti storici della transumanza (in Abruzzo agnello cacio e ova, il molisano agnello sotto il coppo, nel Lazio l’abbacchio alla scottadito).

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