Cairo Montenotte. Prosegue lo scambio di opionioni tra Oscar Dogliotti, consigliere provinciale della Lega Nord, e Stefano Quaini, consigliere regionale Idv e presidente della Commissione Sanità, in merito all’ospedale di Cairo Montenotte.
Dopo la replica di Quaini, che un paio di giorni fa aveva sottolineato, tra le altre cose, come “un centro di day surgery sta producendo sia medicina di qualità” e che “160 aziende si presentano al bando per la costruzione delle nuove sale operatorie”, Dogliotti torna immediatamente sulle questioni legate al nosocomio cairese.
“Apprendo con soddisfazione – dichiara – che il consigliere regionale Quaini è diventato il difensore dell’ospedale di Cairo e del suo pronto soccorso. Mi fa piacere che si sia ravveduto anche perché, il 7 luglio 2011, dichiarò ad un quotidiano locale a proposito del declassamento dello stesso, a punto di pronto intervento, ‘Si tratta solo di un cambio di denominazione che non modificherà nulla…!'”.
“Per quanto riguarda la ‘campagna di disinformazione del centrodestra che sarebbe smentita quotidianamente dai fatti’ – prosegue Dogliotti -, gli consiglio di accordarsi con l’assessore Montaldo che non mi pare condivida le sue idee riguardo al futuro dell’ospedale. Non avevo, inoltre, compreso che il Comitato locale Val Bormida ed il Comitato spontaneo dei dipendenti dell’ospedale che raccoglievano firme a difesa dell’ospedale, fossero spinti da furore talebano”.
“Evidentemente Quaini – afferma Dogliotti – ha interpretato quella che era stata definita, la marcia su Genova dei sindaci della Val Bormida, una scampagnata per visitare la città e comprensiva della visita alla sede del consiglio regionale. Gli ricordo, inoltre, che le mie perplessità, riguardo al futuro dell’ospedale, sono condivise dal vice presidente del consiglio regionale, Michele Boffa, che di fronte alle rassicurazioni di Burlando ha affermato ‘Non basta più dire che non chiuderà. Occorre che i cittadini sappiano cosa resta di importante in questa struttura'”.
“Ho anche compreso – aggiunge – che non è in grado di distinguere le battute di rappresentanti della Lega Nord, dai provvedimenti poi in realtà intrapresi. Per esempio la regolarizzazione di 700.000 badanti che tra l’altro ha fatto emergere e regolarizzare una notevole quantità di lavoro in nero. Gli consiglio, al riguardo, di leggersi le dichiarazioni quotidiane del segretario del suo partito che non mi sembrano finezze lessicali da cui traspare rispetto per le Istituzioni e per i suoi avversari politici”.
“Riguardo all’ossessiva accusa che lui ed il sindaco Briano rivolgono al centrodestra – dice Dogliotti -, per l’approvazione, mai avvenuta, di un’eventuale installazione di una centrale a carbone in Val Bormida, non mi stancherò mai di ricordare ad entrambi che il presidente Burlando nel corso di una affolatissima assemblea, tenutasi alla società operaia di Cairo, affermò che era favorevole all’installazione di una centrale a carbone nel sito di Ferrania”.
“In riferimento alla malasanità che, a suo dire, impererebbe nella Regione Lombardia – dichiara il consigliere della Lega Nord – mi auguro che non voglia proporci l’eccellenza nel campo della sanità delle regioni Calabria, Puglia e Campagna in cui il suo partito fa parte della maggioranza”.
“Per quanto riguarda, invece, il riferimento alle vicende nazionali della Lega, gli ricordo che da anni sto aspettando che qualche anima di buon cuore mi porti l’equivalente in euro di 100 milioni di lire in una scatola da scarpe ed un’altra che mi permetta di scorazzare per la Val Bormida con una Mercedes dal costo di almeno 50.000 euro e, per concludere – afferma Dogliotti -, di rileggersi quanto pubblicato da molti quotidiani nazionali, in riferimento alla limpida gestione dei soldi del rimborso elettorale da parte del suo partito”.