Cronaca

Omicidio Rosa Vivalda, nessuna traccia degli arrestati nella casa del delitto: parola del Ris

Albisola Superiore. L’analisi dei tabulati telefonici e delle celle impegnate dai loro telefonini li incastrerebbe, localizzandoli nelle vicinanze della casa del delitto proprio nell’orario del furto degenerato in assassinio, ma il test del Dna sembrerebbe scagionarli.

Si tratta dei due albanesi (Viktor Markja, 21 anni, ed Eugen Dervishi, di 25) accusati di aver ucciso, lo scorso 14 dicembre, l’88enne Rosa Vivalda Bellino nella sua abitazione di via De Rege di Albisola Superiore.

I due restano comunque in carcere dal momento che gli indizi a loro carico sarebbero piuttosto forti. Tuttavia dal rapporto dei Ris di Parma emerge che non c’è alcun riscontro obiettivo che colleghi i due albanesi all’appartamento dell’omicidio. Infatti, sul piede di porco e sugli abiti sequestrati ai due albanesi non sono state trovate tracce biologiche relative alla vittima. Stesso copione per gli oggetti analizzati in casa della donna, sui quali non vi sono tracce del passaggio dei due stranieri. Al contrario, restano cinque impronte digitali non identificate, e non presenti nella banca dati delle forze dell’ordine.

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