Cronaca

L’arresto di Andrea Nucera si tinge di giallo, i legali: “Nessuna cattura, si è consegnato spontaneamente”

andrea nucera

Emirati Arabi. L’arresto di Andrea Nucera, come nel migliore dei copioni di un film d’azione, adesso si tinge anche di giallo. Ci sono dei dubbi infatti sulle modalità di “cattura” dell’imprenditore cerialese che è accusato in Italia di bancarotta fraudolenta e di sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte, oltre a reati tributari quale responsabile della catena di società fallite. Secondo i suoi difensori infatti Nucera sarebbe ancora libero perché sarebbe stato lui a presentarsi spontaneamente negli uffici dell’Interpol di Abu Dhabi due giorni fa.

Nessun arresto e niente carcere quindi per l’imprenditore: le autorità degli Emirati Arabi si sarebbero limitate a notificare al latitante il mandato di cattura internazionale a suo carico. Questa almeno la tesi dei difensori di Andrea Nucera che sembra “smontare” la notizia dell’improvvisa cattura per il ricercato eccellente.

“Nucera ha preso contatti con l’Interpol ed è andato volontariamente negli uffici della forza di polizia internazionale, accompagnato dall’avvocato che lo assiste negli Emirati arabi – ha precisato l’avvocato Enrico Nan- . Ha presentato il passaporto e dal punto di vista procedurale è stato compiuto l’arresto con la notifica del mandato di cattura e la trasmissione della pratica alla magistratura italiana, ma nei fatti non è stato trasferito in carcere. Sapeva che c’era un provvedimento restrittivo nei suoi confronti e gli è sembrato un comportamento corretto presentarsi davanti alle autorità”.

Questa quindi la versione della “sponda” Nucera sulla notizia dell’arresto che martedì, quando era arrivata in Italia, aveva creato non poco clamore (e forse anche stupore) in Riviera. Adesso comunque, indipendentemente dal fatto che l’imprenditore sia in carcere o ancora a piede libero, non resta che attendere di capire se le autorità degli Emirati Arabi accoglieranno la richiesta di estradizione che il Ministero, tramite canali diplomatici, dovrà far arrivare ad Abu Dhabi entro trenta giorni.

I documenti, rigorosamente tradotti in arabo, che le autorità italiane dovranno far pervenire ad Abu Dhabi sono diversi e spaziano dalla copia delle norme di legge di cui alle accuse contestate, con le possibili pene comminabili, alla copia dei verbali d’interrogatorio, agli atti relativi al ricercato con indicazioni circa data e luogo di commissione dei reati, le eventuali sentenze (qualora si tratti di una persona già condannata) e infine il “principio giuridico” che motiva la richiesta.

La palla adesso è nelle mani del nostro Ministero e solo quando, e se, la richiesta di estradizione verrà accolta tornerà nelle mani delle autorità degli Emirati Arabi che dovranno “riconsegnare” Andrea Nucera a quelle italiane. A quel punto, se fosse vero che l’imprenditore è ancora libero, per lui scatterebbero le manette. Stavolta per davvero.

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