Savona. “Nucera è stato catturato a seguito di un provvedimento disposto dall’autorità giudiziaria di Savona a livello internazionale a seguito dell’ordinanza di custordia cautelare disposta dal gip savonese. Poi ci sarà la richiesta ufficiale di estradizione da parte delle autorità italiane e, se gli Emirati Arabi acconsentiranno, Nucera tornerà in Italia”: questo il commento del colonnello Roberto Visintin, comandante provinciale della Guardia di Finanza di Savona il giorno dopo l’arresto che mette fine alla latitanza dell’imprenditore ingauno a seguito del crac dell’impero “Geo”.
“L’arresto è stato eseguito dall’Interpol negli Emirati Arabi – prosegue il colonnello – Ci tengo a sottolineare che l’Interpol è una collaborazione tra forze di polizia cui anche quel Paese aderisce perciò si è agito attraverso le loro forze di polizia. Se lo Stato dove ora si trova Nucera aderirà alla richiesta italiana, compatibilmente con normative che vigono in quei territori, ci sarà l’estradizione”.
Il prossimo passo sarà l’invio della documentazione necessaria per l’estradizione, redatta in lingua araba. Invio che dovrà avvenire entro trenta giorni e da parte del nostro Ministero dell’Interno tramite canali diplomatici.
Nucera, fermato ad Abu Dhabi, dovrà rispondere di bancarotta fraudolenta e di sottrazione fraudolenta al pagamento di imposte, oltre a reati tributari quale responsabile della catena di società fallite.
La Geo Srl in passato era la società capofila dell’impero del mattone, che spaziava dalle costruzioni agli alberghi. Dal sequestro dell’area T1 di Ceriale in poi, sono crollate le colonne dell’universo imprenditoriale. Un crac milionario che ha visto prima l’arresto di Damele, braccio destro di Andrea Nucera e, infine, di quest’ultimo.