Politica

Albenga, De Filippis rassegna le dimissioni da capogruppo del Pdl: “Condannato da chi non conosce i fatti: la minoranza è più ridicola degli ‘Sgommati'”

Consiglio comunale Albenga

Albenga. Bruno Robello De Filippis ha rassegnato le proprie dimissioni da capogruppo del Pdl in consiglio comunale e si è auto sospeso dal partito di cui è rappresentate. Nei giorni post-rissa che lo hanno visto “protagonista” insieme al collega di partito Andrews Esposito e al consigliere di maggioranza Manuel Barbo, arriva dunque una decisione chiesta da più parti, sia tra i suoi oppositori politici sia tra i rappresentanti del centro destra.

“A quattro giorni dall’episodio increscioso che mi ha visto mio malgrado coinvolto, esco dal silenzio stampa, dopo aver letto e riletto diverse dichiarazioni, considerazioni di molti, quasi tutte a sproposito e totalmente errate nella ricostruzione dei fatti – si legge in una nota ufficiale – Affinché venga fatta luce sulla vicenda, affinché esca la verità, ma anche e soprattutto al fine di garantire una serenità di valutazione, sia all’interno dell’amministrazione comunale sia all’interno del partito al livello cittadino e provinciale, ritengo utile presentare le mie dimissioni da Capo Gruppo del Popolo della Libertà in Consiglio Comunale, cosa di cui ho già informato il Commissario Cittadino Pdl Alessandro Cibien, il presidente del Consiglio Comunale Massimiliano Nucera e il sindaco di Albenga Rosy Guarnieri, nonché auto-sospendermi dal partito stesso, come da comunicazione già inoltrata al Commissario Cibien, al Vice Coordinatore Provinciale Nucera ed al Coordinatore Provinciale Andrea Valle”.

“Tutto ciò, di mia spontanea volontà, per far sì che, in primissima istanza, gli organi di partito provinciale possano, assunte le informazioni da tutti i presenti e di tutti i testimoni e dei coinvolti in prima persona, ovvero il sottoscritto e il consigliere Manuel Barbo, arrivare ad una prima verità limpida, finora rimasta all’oscuro – si legge ancora – Leggendo molte falsità, affermazioni avventate di chi non era e non è a conoscenza dei fatti, strumentalizzazioni politiche, e stupide ovvietà da parte dei soliti perbenisti, forte, fortissima, è stata in questi giorni la tentazione di dimettermi da consigliere comunale, ma il desiderio di far venire a galla la verità e la voglia di non darla vinta ai moralisti ipocriti hanno prevalso sul desiderio di abbandonare l’assemblea comunale. Questo desiderio ha vinto nonostante le molte persone falsamente perbeniste con la faccia pulita, sbarbati di prima mattina, con ancora addosso l’odore di borotalco, che magari peccano di nascosto per poi andare a purificarsi la domenica a messa, che hanno voluto facilmente dare contro al sottoscritto, sporco, nero, con la barba e, per molti, strano e bizzarro nei suoi atteggiamenti”.

“Non importa se il sottoscritto sia vittima o carnefice: questo lo accerteranno altri, a livello politico e giudiziario. L’importante è che io non sia come loro. Ritengo di essere stato sempre coerente, sul piano personale, professionale, politico. Mai ho fatto qualcosa di sproposito nel posto sbagliato, e pochi, davvero pochi, conoscono le pratiche consiliari come le conosco io, e spero che il futuro capogruppo possa almeno eguagliarmi. Non ho mai fatto ricorso alla violenza per far prevalere le mie opinioni, o per mettere fine ad una disputa, perché la violenza è l’ultimo rifugio degli incapaci. Mi fa specie che dall’opposizione, come sempre apatica e priva di idee, colti da bersanite acuta, un po’ per invidia un po’ per assoluta incapacità politica, siano solo in grado di chiedere le dimissioni. Leggere le parole del segretario del PD Andreis e guardare la trasmissione comica ‘Gli Sgommati’ è la stessa cosa: dichiarazioni del nulla mischiato al niente, di gente assolutamente irrilevante in termini politici. Nutro molto più rispetto verso chi mi ha menato, che non per loro”.

Vuoi leggere IVG.it senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.