Cronaca

Spaccio Piemonte-Liguria: Venturino lascia il carcere: gip concede i domiciliari

Carcere di Savona

Savona. Luca Venturino potrà lasciare il carcere Sant’Agostino di Savona dove era detenuto dalla scorsa settimana. Il gip del tribunale di Mondovì ha infatti deciso di concedere i domiciliari all’imprenditore savonese che era stato arrestato, insieme all’avvocato Antonio Sordi e all’egiziano Khaled Mohamed El Zahed Helmi, nell’ambito dell’operazione dei carabinieri di Cuneo che ha smantellato un giro di droga (soprattutto cocaina, ma anche hashish e marijuana) che avrebbe interessato il basso Piemonte, Savona e Albissola, ma anche Milano e il Torinese.

Venturino, assistito dagli avvocati Francesco Ruffino e Franco Aglietto, nel corso del primo interrogatorio davanti al gip Fiorenza Giorgi si era avvalso della facoltà di non rispondere. L’imprenditore aveva scelto invece di rispondere alle domande del procuratore di Mondovì Maurizio Picozzi e, probabilmente, proprio alla luce di quello che è emerso nel corso di quell’audizione il giudice ha ritenuto di alleggerire la sua misura cautelare.

Venturino, che è titolare di Liguria Diesel, concessionaria dei veicoli commerciali Iveco con sede a Savona in via Nizza e a Villanova d’ Albenga, potrà quindi tornare a casa. Insieme a lui in carcere erano finiti l’avvocato Sordi, 52 anni, legale civilista e penalista e Khaled Helmi, egiziano, 54 anni, comproprietario di due kebab in città. Per tutti loro l’accusa è, a vario titolo, di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.

Nello specifico, all’avvocato Sordi gli investigatori contestano di aver fatto da intermediario per la cessione di un chilo di cocaina da parte di Alessandro Bernucci a Stefano Pietraroia (altri due arrestati nell’operazione), episodio che sarebbe avvenuto nel giugno di un anno fa a Monza.

Luca Venturino, secondo gli inquirenti, sarebbe stato uno dei clienti di Pietraroia (uno degli altri arrestati), avrebbe acquistato da lui “con frequenza settimanale” cocaina in quantità variabili (tra i 25 e i 50 grammi per volta) che avrebbe poi a sua volta ceduto, in quantitativi di pochi grammi, a una cerchia di amici, fra il marzo e il luglio di un anno fa. Sarebbero due, invece, gli episodi di spaccio di cocaina (in quantitativi di 25 e 50 grammi) risalenti alla primavera dello scorso anno e contestati all’egiziano Khaled Elmi che avrebbe avuto come acquirente Stefano Pietraroia.

Il blitz che li ha portati in manette, eseguito dai carabinieri dei reparti operativi di Cuneo, Savona, Imperia, Torino e Milano (coordinato dal colonnello Francesco Laurenti, ex comandante provinciale dell’Arma a Savona e ora alla guida del Comando provinciale di Cuneo) era scattato all’alba di martedì scorso, con la notifica di dodici ordinanze di custodia cautelare e decine di perquisizioni. In provincia di Savona le misure avevano riguardato appunto Sordi, Venturino e Helmi.

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