Cronaca

Spaccio Piemonte-Liguria: domani nuovo interrogatorio per l’avvocato Sordi

carcere marassi

Savona. Domani anche l’avvocato Antonio Sordi, il professionista savonese arrestato nell’ambito di un’operazione antidroga dei carabinieri di Cuneo, racconterà la “sua” verità. Il legale infatti, domani alle 10, nel carcere di Marassi, sarà interrogato dal Procuratore di Mondovì Maurizio Picozzi e dal sostituto Riccardo Baudinelli e sicuramente deciderà di rispondere alle loro domande. Sordi, che era finito in manette insieme all’imprenditore Luca Venturino e l’egiziano Khaled Mohamed El Zahed Helmi, aveva invece scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere davanti al gip.

Quella di domani sarà quindi la prima occasione per cercare di chiarire la sua posizione davanti ai magistrati: “Posso solo dire – spiega il suo difensore Paolo Nolasco – che domani risponderemo alle domande. Non lo avevamo fatto davanti al gip perché abbiamo preferito avere più tempo per studiare le carte”. Sordi, Venturino (che ora è agli arresti domiciliari) ed Helmi erano stati arrestati nell’ambito di una operazione dei carabinieri di Cuneo che ha smantellato un giro di droga (soprattutto cocaina, ma anche hashish e marijuana) che avrebbe interessato il basso Piemonte, Savona e Albissola, ma anche Milano e il Torinese.

I tre sono tutti molto noti a Savona per le loro attività: Sordi, 52 anni, è avvocato civilista e penalista con studio legale in via Paleocapa e residenza a Roccavignale; Venturino, di Albissola, è titolare di Liguria Diesel, concessionaria dei veicoli commerciali Iveco, con sede a Savona in via Nizza e a Villanova d’ Albenga e la scorsa estate ha gestito anche uno stabilimento balneare a Spotorno; Helmi, egiziano, 54 anni, anche lui residente ad Albissola, è comproprietario di due kebab in città. Per tutti loro l’accusa è, a vario titolo, di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.

Nello specifico, all’avvocato Sordi gli investigatori contestano di aver fatto da intermediario per la cessione di un chilo di cocaina da parte di Alessandro Bernucci a Stefano Pietraroia (altri due arrestati nell’operazione), episodio che sarebbe avvenuto nel giugno di un anno fa a Monza.

Luca Venturino, secondo gli inquirenti, sarebbe stato uno dei clienti di Pietraroia, avrebbe acquistato da lui “con frequenza settimanale” cocaina in quantità variabili (tra i 25 e i 50 grammi per volta) che avrebbe poi a sua volta ceduto, in quantitativi di pochi grammi, a una cerchia di amici, fra il marzo e il luglio di un anno fa. Sarebbero due, invece, gli episodi di spaccio di cocaina (in quantitativi di 25 e 50 grammi) risalenti alla primavera dello scorso anno e contestati all’egiziano Khaled Elmi che avrebbe avuto come acquirente Stefano Pietraroia.

Il blitz che li ha portati in manette, eseguito dai carabinieri dei reparti operativi di Cuneo, Savona, Imperia, Torino e Milano (coordinato dal colonnello Francesco Laurenti, ex comandante provinciale dell’Arma a Savona e ora alla guida del Comando provinciale di Cuneo) era scattato all’alba del 20 marzo scorso, con la notifica di dodici ordinanze di custodia cautelare e decine di perquisizioni. In provincia di Savona le misure avevano riguardato appunto Sordi, Venturino e Helmi.

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