Cronaca

“Sciopero delle auto” e parcheggi “disinvolti”, da Facebook proposte contro le nuove tariffe delle strisce blu ad Albenga

Albenga. C’è chi propone di fare come a Napoli e “posta” una fotografia più che eloquente con macchine parcheggiate a lato delle odiatissime strisce blu, e chi, complice l’inizio della bella stagione, lancia l’idea dello “sciopero delle auto” a favore della bicicletta. Almeno fino a quando non arriverà chi si inventerà i parcheggi a pagamento anche per le due ruote.

A cinque giorni dall’attuazione delle nuove modalità di pagamento dei parcheggi-tassa ingauni, i cittadini si interrogano su Facebook. “Dove sarebbero le agevolazioni per i residenti?”, si chiede Davide che abita proprio nelle zone caratterizzate dalle strisce blu. In effetti, a fronte di una riduzione della tariffa oraria da 1 euro a 0,80 centesimi all’ora, il pagamento si estende a tutta la giornata (dalle 8 alle 20, è gratuita solo la prima mezz’ora di sosta), senza più le esenzioni che permettevano ai residenti di non sborsare nemmeno un centesimo almeno fino alle 9 del mattino e dopo le 18, così come nelle due ore della pausa pranzo.

“Tra qualche giorno ogni pausa pranzo mi costerà circa due euro al giorno, per non parlare del ritorno a casa alla sera – osserva Davide – In quella mezz’ora gratuita che ci regalano quegli scienziati che hanno progettato questa ennesima gabella, cosa faccio? E’ l’ennesima presa per i fondelli”. In risposta Cristiano propone: “Non ritiriamo la nuova tessera (costo 5,00 euro) e proviamo a non usare le aree blu: sarà difficile, ma proviamoci. Arriva la bella stagione, usiamo bici, scooter e i piedi! Quando vedranno il calo degli incassi magari ritoccheranno la tariffa!”.

La questione era già stata sollevata settimane fa dai banchi della minoranza: “All’apparenza sembrerebbe una decisione tesa a favorire i cittadini residenti e, in parte, è vero per coloro che non risiedono nelle zone blu e, sostando per brevi periodi, pagano di meno – aveva precisato il consigliere Pd Giuseppe Pelosi – Però se ci mettiamo nei panni dei cittadini che abitano nei pressi delle aree blu e, tornando a casa la sera dopo il lavoro potevano trovare parcheggio gratuito dalle 18.00 in poi o ripartire al mattino senza pagare il ticket fino alle 9.00, la prospettiva cambia totalmente. Infatti proprio i residenti che soffrono maggiormente della scarsità di parcheggi liberi e utilizzano i posti a pagamento per la sosta diurna e notturna, se non vorranno incorrere nelle sanzioni, dovranno coprire con il ticket i tempi di sosta dalle 18 alle 20 e dalle 8.00 alle 9.00, con un aggravio di spesa giornaliero di euro 2,40. Con i tempi che corrono non mi pare un trattamento di favore per chi risiede in città”.

Per di più, oltre alle strisce blu, c’è un’altra stangata pronta a cadere sulle teste degli albenganesi: quella che obbliga coloro che risiedono in condomini privi di aree ecologiche dedicate, e che dunque sono soliti utilizzare i cassonetti dei rifiuti a disposizione sulle strade, di creare a proprie spese strutture ad hoc.

Le modalità da adottare sono descritte nell’articolo 30 comma 17 del regolamento comunale per la gestione dei rifiuti. In pratica, alle utenze prive di spazi appositi viene concessa gratuitamente dal Comune un’area pubblica “per la realizzazione di un’area ecologica dedicata, mediante posizionamento dei contenitori nel luogo più idoneo individuato dai tecnici comunali” ma, come si legge nero su bianco, “le stesse utenze avranno l’obbligo di delimitare l’area con strutture aventi determinate caratteristiche”. Tradotto in soldoni, questo implicherà per i condomini “in difetto” un investimento che si aggirerebbe intorno ai duemila euro, tra spese per recinzioni e sistemazione della nuova struttura. Il tutto, fra l’altro, in un periodo economico difficile che, tra manovra Monti e nuove tasse, richiede già notevoli sacrifici ai cittadini.

“L’obiettivo – avevano però precisato dal Comune, di fronte alle prime obiezioni – è di realizzare una raccolta differenziata meno compromessa: non è pensabile che il 40% dei rifiuti differenziati sia ‘inquinato’ e da differenziare a sua volta. Se le aree ecologiche saranno sotto la responsabilità dei condomini, eviteremo che cassonetti e bidoni dedicati siano presi d’assalto da ignoti per gettarvi ogni sorta di spazzatura”.

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