Santa Corona, caso Boccardo: sale il numero di firme per salvare i “medici migliori”

Ospedale Santa Corona

Pietra L. Millecento firme cartacee e quasi duecento “virtuali”: sono quelle che chiedono a gran voce la permanenza del professor Massimiliano Boccardo al Santa Corona di Pietra Ligure. Uno dei “medici migliori”, come si legge nella petizione pubblicata in Rete, e che rappresenterebbe una risorsa cui l’ospedale pietrese non potrebbe permettersi di rinunciare.

Il coro di proteste prende avvio dal mancato rinnovo del contratto del direttore di Neurochirurgia e del centro di Neuroscienze del Santa Corona, motivato, secondo il direttore dell’Asl 2, Flavio Neirotti, dal raggiungimento dell’età pensionabile del professionista. Di qui, la petizione online (http://www.firmiamo.it/salviamo-l-ospedale-di-s–corona-tutelando-i-medici-migliori), e quella cartacea che sta facendo proseliti a Pietra Ligure (tra i punti di raccolta firme l'”Osteria da Veggia Pria” di via Foscolo 41).

“Richiediamo il rinnovo e/o la prosecuzione dell’incarico del professor Massimiliano Boccardo – si legge sulla pagina virtuale – Il professor Boccardo ha salvato tante vite e si è sempre messo al completo servizio della comunità senza guardare mai al ‘soldo’. Tagliando i migliori medici, l’ospedale di Santa Corona perderà gradualmente importanza e diverrà, vista la posizione strategica ideale per accogliere pazienti da tutta la Riviera del Ponente Ligure e del basso Piemonte, preda di speculazioni immobiliari a scapito della sanità pubblica e di tutti i cittadini”.

La decisione dell’Asl 2 ha sollevato critiche bipartisan anche dal mondo politico.

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