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Processione: le parole del vescovo, del sindaco e del cardinale

Santuario 2012 298 copia

Savona. “Eccellenza reverendissima cardinale Domenico Calcagno, anzi carissimo don Domenico”: ha iniziato così il proprio saluto, a nome di tutta la comunità cristiana di Savona-Noli e dei tantissimi pellegrini giunti al Santuario, il vescovo Vittorio Lupi. Un doppio saluto, prima più formale poi subito colloquiale e affettuoso a sottolineare come, nonostante il prestigioso incarico, identici sono rimasti i rapporti di amicizia e cordialità fra Domenico Calcagno e quella che è stata la sua diocesi per cinque anni.

“Sei stato chiamato a un incarico di grande responsabilità al fianco del papa, parteciperai al prossimo Conclave, ma non sei cambiato, resti il nostro don Domenico con la sua proverbiale cordialità, semplicità e simpatia”.

Concetti simili per il sindaco Federico Berruti che ha portato il saluto, l’affetto e l’orgoglio della città di Savona. “Siamo orgogliosi, sei il nostro cardinale, ma la porpora non ti ha cambiato – ha affermato il primo cittadino – hai visto quanti qui oggi siamo e come ci siamo fatti belli per te, sei nel nostro cuore e noi siamo convinti di essere nel tuo”.

E il cardinale Calcagno è quindi intervenuto, ringraziando il vescovo, il sindaco e tutti i presenti. “Sono commosso era da anni che non tornavo qui in questa occasione di festa” E per rimarcare ancora una volta il rapporto con la nostra diocesi ha raccontato: “Sugli inviti per il Concistoro per errore era riportato, fra le cariche “vescovo di Savona Noli” anziché “vescovo emerito”. Mi sono detto ‘monsignor Vittorio non mi vorrà più vedere’ invece anche questo errore è stato segno in qualche modo del legame che ho con questa diocesi”.

Inoltre ha ricordato come la quarta domenica di Quaresima, che si celebra oggi, abbia sempre significato qualcosa di importante per lui: dall’ordinazione sacerdotale e a quella episcopale.

Quindi un altro episodio curioso, raccontato nel consueto stile di semplicità e simpatia, ma anche profondità, di “don Domenico”. “Circa la veste cardinalizia non, tempo fa sono tornato da alcuni lavori di campagna ovviamente tutto impolverato. Vedendomi in quello stato mi hanno detto ‘Eminenza ma come si è conciato!’ Io però ho risposto: ‘Se dovessi arrivare davanti al Signore ora, mi guarderebbe le mani sporche dal lavoro e credo mi accoglierebbe in cielo più facilmente che con la veste da cardinale’.

Ultimo atto prima della celebrazione la lettura da parte di Don Piero Giacosa, rettore del Seminario, della lettera con cui il Pontefice concede la benedizione papale che implica anche l’indulgenza plenaria.

La Messa è stata presieduta dal cardinale Domenico Calcagno assieme al vescovo Vittorio Lupi e al rettore del Santuario don Domenico Venturetti, alla sua prima festa patronale dopo la nomina dell’autunno scorso. Ad animare la celebrazione, per il quarto anno consecutivo, un grande gruppo corale composto per l’occasione da decine di cantori provenienti da diversi cori della diocesi e diretto da padre Piergiorgio Ladone, parroco di san Pietro in Savona e direttore dell’ufficio liturgico diocesano. Anche qui numeri più importanti rispetto agli anni scorsi, sempre grazie alla felice coincidenza domenicale, che ha fatto raccogliere numerosi cori da diversi angoli della diocesi per un totale di oltre cento cantori

Dopo la lettura del Vangelo il cardinale è ancora intervenuto prima di lasciare spazio all’omelia del vescovo Lupi. “Il vescovo e il sindaco hanno ricordato l’affetto che Savona ha nei miei confronti, un affetto assolutamente ricambiato e che riguarda anche il papa che mi ha consegnato un messaggio”.

Un messaggio che sottolinea il rapporto fra Benedetto XVI e il Santuario visitato quattro anni fa: “In occasione della solenne celebrazione che vostra eminenza presiede in occasione della festa patronale di Nostra Signora di Misericordia al Santuario, sempre memore della visita ivi compiuta il 17 maggio 2008 unito alle popolazioni che ricordano sempre con animo grato la Madre di Dio – recita il messaggio del Pontefice – ben volentieri imparte a vostra eminenza, al vescovo Vittorio Lupi, ai sacerdoti, alle autorità e ai fedeli, l’implorata benedizione apostolica estendendola a tutta la comunità diocesana e a tutti i devoti del Santuario”. Il cardinale Calcagno ha poi ricordato la concessione dell’indulgenza plenaria precisando: “Non è un atto magico l’indulgenza, ma nel solco della tradizione, dobbiamo ricordare come la Misercordia vinca sul peccato. ‘Misericordia voglio, non giustizia’ è il messaggio che Maria ha affidato a Savona, il Santo Padre ci riconduce in quel percorso di bontà in modo che possiamo godere della misericordia di Dio”.

Quindi ha concluso ringraziando ancora una volta i presenti. “Ancora grazie per celebrare con voi questo giorno di festa ringraziando Dio per la sua Misericordia”. Dopo l’omelia del vescovo Lupi (in fondo i punti più salienti e il testo integrale) la preghiera dei fedeli in cui si è chiesta l’intercessione di Maria, Madre di Misericordia, per il cardinale e per il vescovo, per i missionari, per il Mondo, per i malati, per le famiglie, per le confraternite e per la città di Savona.

Molto bello e particolare anche il momento introdotto da don Piero Giacosa: su iniziativa dei Maestri cattolici, un folto gruppo di bambini, davanti al palazzo delle Azzarie, e dall’altra parte, un gruppo di “nonni” ospiti delle rsa del Santuario, hanno liberato insieme in aria decine di palloncini bianchi che hanno portato in cielo foglietti su cui erano scritte preghiere. Significativo anche il commento del cardinale Calcagno: “Che il Signore accolga le nostre preghiere così come questi palloncini volano in cielo”.

Dopo l’eucarestia, a cui si sono accostati oltre duemila fedeli, la celebrazione si è conclusa, sempre allietata dai canti del grande gruppo corale. L’ultima battuta però è stata ancora del cardinale: “Avete visto che non ha piovuto? La previsione era frutto dell’invidia!”. E in effetti sul Santuario in quei momenti esce il sole, e sulla Basilica si apre un largo squarcio di azzurro, proprio come il colore tipico della devozione mariana.

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