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Pericoli, truffe e insidie del web: la polizia postale al fianco delle scuole

Giuseppe Gonan, dirigente polizia postale Liguria

Regione. Truffe, pericoli e insidie si nascondono anche sul web e, come è noto, possono trarre spesso in inganno i più giovani. Proprio a questo scopo è stata siglata l’intesa tra polizia postale, Co.Re.Com Liguria, Scuola Telecomunicazioni Forze Armate e ufficio scolastico regionale.

“Il protocollo d’intesa serve a dare un ordine sistemico e un’organizzazione per rendere i ragazzi consapevoli di quelli che sono i rischi della navigazione non corretta in Internet e cercare di educarli – spiega Giuseppe Gonan, primo dirigente polizia di stato, responsabile compartimento polizia postale Liguria – Li vogliamo mettere in guardia per evitare che possano divenire vittime di reati ed evitare di incorrere in fattispecie penalmente rilevanti. I rischi innumerevoli del web, infatti, sono innumerevoli, basti pensare ai social network, a tutti i dati che i ragazzi mettono in rete e che possono essere oggetto di furto. Per non parlare dell’utilizzo di coordinate e password, che rischiano anche di investire anche economici della famiglia”.
Insidie notevoli, quindi.

“I giovani rischiano anche di essere oggetto di tentativi di adescamento da parte di soggetti malintenzionati ed esiste poi il cyber bullismo – prosegue il dirigente Gonan – per mettere al riparo da questi pericoli, il ruolo della scuola è fondamentale. Noi ci rivolgiamo soprattutto agli educatori e agli insegnanti, cerchiamo di formali per fare poi da tramite con i ragazzi”.

Internet, tra l’altro, è sempre più utilizzato non solo tramite Pc, ma anche attraverso dispositivi mobili come telefonini e palmari. “I pericoli aumentano in proporzione all’allargamento tecnologico, quindi informiamo anche tecnicamente su queste nuove problematiche”, conclude Gonan.

Per l’assessore regionale Pippo Rossetti, l’intesa con la polizia postale è fondamentale. “Importantissimo che gli operatori siano presenti nelle scuole a portare informazioni e conoscenze e a far lavorare i ragazzi sul pc per prendere visione dei rischi che la navigazione implica – dichiara – sappiamo quanti giovani vengono coinvolti in truffe, furti d’ identità e incontri strani. Internet è una finestra sul mondo, ma piena di insidie e gli adulti spesso fanno fatica a controllare le azioni dei propri figli perché i ragazzi sono veloci ad apprendere e il tempo per stare con loro è poco. Quindi è importante che a scuola i giovani imparino a navigare”.

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