Savona. Il giudice per le indagini preliminari Donatella Aschero non ha ancora preso una decisione sulla richiesta di attenuazione della misura cautelare per Antonio Fameli, l’imprenditore di origini calabresi intorno al quale ruota l’operazione “Carioca” della Squadra Mobile che ha indagato su un presunto giro di riciclaggio di denaro. Il gip infatti attende anche il riscontro dal medico legale che deve visitare Fameli al Sant’Agostino per stabilire se le sue condizioni di salute sono o meno compatibili con la permanenza in carcere.
L’imprenditore, secondo le notizie filtrate da palazzo di giustizia, dovrebbe essere visitato nella giornata di oggi. Intanto i legali di Fameli, gli avvocati Gian Maria Gandolfo e Maurizio Frizzi, gli stessi che hanno richiesto che la misura cautelare fosse alleggerita, nei giorni scorsi hanno provveduto a trovare una sistemazione alternativa dove il loro assistito possa restare ai domiciliari. C’era infatti il problema che nell’abitazione di Fameli è rimasta la convivente Clara Magino, indagata a sua volta, e di conseguenza quella casa non poteva ospitare anche l’uomo. I difensori hanno pertanto individuato una sistemazione idonea in un alloggio di corso Europa, sempre a Loano. Adesso spetterà al gip decidere se concedere a Fameli di lasciare il Sant’Agostino.
Domani in tribunale riprenderanno le audizioni delle persone coinvolte nell’operazione che ha portato all’arresto di Fameli: davanti al gip si presenterà il notaio alassino Elpidio Valentino (assistito dagli avvocati Maglione e Zaccone) che intende chiarire la sua posizione, spiegando (e documentando) tutte le operazioni immobiliari che gli sono state contestate.