Politica

Marco Pozzo spiega la frase cerca-gettone: “Falso moralismo per una battuta, non faccio politica per fare marchette”

Marco Pozzo

Savona. Non poteva che scatenarsi anche in casa Psi la bufera scaturita da una frase di Marco Pozzo, inclusa in una registrazione di una commissione consiliare savonese, evidenziata dai grillini del MoVimento 5 Stelle. Nell’audio si sente l’esponente socialista sollecitare il presidente Franco Zunino, di Rifondazione: “Fissa più sedute, perché così non si guadagna un c…”. Zunino, dal canto suo, lascia di fatto cadere il discorso, opponendo un freno.

Pietro Li Calzi sottolinea che il partito sta valutando il caso: “La segreteria provinciale del Psi savonese, preso atto del deprecabile episodio che ha visto coinvolto il proprio capogruppo al Comune di Savona, Marco Pozzo, è convocata lunedì 5 marzo per un’approfondita valutazione sull’accaduto, al fine di assumere le determinazioni che saranno ritenute più opportune”.

Questa la spiegazione del diretto interessato: “In primo luogo, mi scuso per aver dato la sgradevole impressione di chi ha come obiettivo quello di ‘mungere’ l’ente pubblico di appartenenza – dice Pozzo – La mia non è una autodifesa, bensì, il doveroso chiarimento su una battuta scherzosa fatta con un amico durante una pausa della commissione di cui faccio parte. Solo chi mi conosce sa con quale spirito posso aver detto quelle parole: scherzando e ironizzando sui modestissimi emolumenti per i consiglieri comunali (in tal caso, di un Comune capoluogo), a dispetto delle indennità faraoniche ed eccessive dall’alta politica italiana, per non parlare degli stipendi d’oro, unici al mondo, dei vertici della pubblica Amministrazione, argomento di cui i principali organi d’informazione hanno stentato di occuparsene sinchè il nuovo governo non ha preso le ben note iniziative”.

“Quanto alla mia etica, sono un uomo non infallibile che è cresciuto in un grande partito, il Psi, sotto l’insegnamento morale di mio padre, vecchio socialista di scuola pertiniana, come i miei limpidi anni di amministrazione della cosa pubblica e sul piano professionale stanno a testimoniare” prosegue Pozzo.

“Purtroppo – aggiunge – il livello di degrado della politica e dei politici in questo paese e ampiamente noto, non si combattono più battaglie sui problemi ma quasi totalmente tra persone, gruppi, lobby nella maggior parte dei casi per questioni di potere, personali di arrivismo e di affari”.

Il sindaco Federico Berruti, appresa la notizia, ha commentato: “Mi sento quasi prigioniero politico”. Su questo punto risponde lo stesso Pozzo: “La prigione della politica è questa situazione in cui non mi sono mai trovato: perché non sono un politico; perché sono sempre stato a contatto con le persone non per fare delle marchette, ma per cercare di risolvere i problemi quotidiani. Mi spiace che non siano state ricordate nel modo giusto le numerose iniziative sportive, ludiche e di associazionismo da me organizzate esclusivamente con finalità benefica e a favore della città perché io sono fatto così, posso anche fare delle battute stupide, ma certamente non ho nell’animo quella cattiveria che vestita di perbenismo e di falso moralismo è stata usata nei miei confronti”.

“Lunedì prossimo durante la segreteria comunale e provinciale convocata su mia richiesta, rimetterò la decisione se lasciare o meno il consiglio comunale di Savona” conclude Pozzo.

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