Cronaca

Inchiesta su case agricole di Verzi, il vice sindaco Zaccaria: “Estraneo ai fatti, ma sto pensando di rimettere le deleghe”

Cimento Loano 2011

Loano. “Ho preso atto con rammarico e stupore del provvedimento notificatomi dalla Procura dal quale risulta che sono aperte nei miei confronti indagini su pratiche riguardanti piani aziendali agricoli riferiti agli anni dal 2006 al 2009, periodo nel quale non ho avuto alcuna delega nè all’urbanistica nè all’edilizia. Sono un pò amareggiato ma sereno e spero di riuscire al più presto a chiarire la mia posizione circa l’estraneità ai fatti che mi sono stati contestati”: queste le parole del vice sindaco di Loano, Remo Zaccaria, tra gli indagati dell’inchiesta sulle case agricole di Verzi e la maxi lottizzazione abusiva, che ha portato al sequestro di 200 mila metri quadrati di terreno sulle colline alle spalle di Loano.

“Ho intenzione di confrontarmi con il sindaco ed i miei colleghi di giunta al fine di spiegare la mia posizione e decidere insieme a loro se rimettere le deleghe come assessore a Turismo, Cultura e Sport e Lavori pubblici. Ho sempre svolto il mio lavoro nel rispetto delle istituzioni e, proprio il rispetto verso la carica che ricopro e verso il mandato che gli elettori mi hanno dato, mi stanno facendo riflettere sul proseguo del mio impegno amministrativo. Per il momento non mi sento di rilasciare altre dichiarazioni fino a quando non sarò ascoltato dal titolare delle indagini”, conclude Zaccaria.

Gli inquirenti contestano al vice sindaco loanese illeciti su atti amministrativi riguardanti le autorizzazioni per la costruzione delle ville. Le accuse sono quelle di abuso d’ufficio e lottizzazione abusiva. Quest’ultima contestazione sarebbe comune a tutti gli indagati (che sarebbero 22). A finire nei guai, insieme a lui, noti professionisti della zona. Tra questi, il notaio Francesco Marasco, che avrebbe certificato gli atti medesimi. Nell’elenco risulterebbe anche Brunello Brunetto, primario del San Paolo e, tra le società nel mirino degli inquirenti la “Santa Libera srl” amministrata da Luigi Gaggero e Francesco Provaggi.

Secondo il quatro probatorio della Procura si sarebbe verificata una maxi lottizzazione abusiva nell’ambito di una operazione immobiliare camuffata da singole iniziative private. Dietro alla realizzazione di diverse case agricole ci sarebbe infatti un’unica azienda immobiliare i cui quattro soci sono stati tutti indagati, assieme ai proprietari delle abitazioni edificate nei terreni sequestrati ieri.

Le ville costruite a Verzi non avrebbero rispettato la normativa che prevede di presentare un ‘piano agricolo’, ovvero avviare la gestione di un fondo di almeno 10 metri quadrati, non necessariamente confinante. Inoltre, stando all’indagine in corso, la maggior parte dei terreni non erano neppure coltivati.

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