Finale Ligure. Si apre all’insegna del massiccio afflusso di pubblico la nuova edizione del Salone dell’Agroalimentare Ligure, la rassegna delle eccellenze liguri che si svolge tradizionalmente nel Complesso Monumentale di Santa Caterina e nel centro storico di Finalborgo e che continuerà sino a domenica. Alla manifestazione partecipano oltre 200 espositori su un’area di 5 mila metri quadri.
Al taglio del nastro hanno partecipato le autorità locali guidate dall’assessore regionale all’agricoltura Giovanni Barbagallo, dal sindaco di Finale Flaminio Richeri, dal presidente della Camera di Commercio savonese Luciano Pasquale e dall’assessore provinciale Carla Mattea.
Dopo l’inaugurazione, è stato il momento delle premiazioni nella Sala delle Capriate dell’Oratorio de’ Disciplinanti. Per la sezione “attoria didattica e recupero piante storiche della tradizione” il riconoscimento è andato ai Vivai Montina di Cisano sul Neva con la seguente motivazione: “La storia, la cultura delle tradizioni e la continua ricerca spesso danno buoni risultati. In questo caso gli obiettivi raggiunti vengono condivisi con i bambini, che saranno la nostra memoria e potranno tramandare ai propri figli i preziosi consigli e le conoscenze legate al mondo del florovivaismo e della botanica. Il premio Fattoria didattica e recupero delle piante storiche della tradizione va ai Vivai Montina, che della tradizione hanno fatto una missione”.
Maria Teresa Gambetta dell’Azienda Gambetta Piante è stata premiata nella sezione “Azienda agricola al femminile”: “A Pietra Ligure una prestigiosa azienda ha fatto del verde e delle piante una missione. Dietro molte aziende, spesso, una donna ‘speciale’ rende unico ed operoso il lavoro svolto. Nel caso dell’Azienda Gambetta Piante, è Maria Teresa a rendere interessante e creativa un’attività tanto importante quanto impegnativa”.
Per la sezione “Produzione di Nicchia” è stata premiata l’azienza “La Magnolia” di Ivana Toro a Quiliano. Nelle motivazioni si legge: “In una terra aspra una donna, caparbia e creativa, produce un formaggio dalle caratteristiche uniche, che unisce il prestigioso vitigno granaccia di Quiliano al latte di capra. Il premio Produzione di nicchia va ad una persona che ha saputo fare tesoro della cultura enogastronomica ligure”.
Per la sezione “Media” il riconoscimento è stato assegnato a Salvatore Marchese “Un giornalista dai molteplici interessi. Per chi come lui cerca e studia le cose buone da mangiare e bere, diventa fondamentale riconoscere la bellezza che è racchiusa in un quadro, in una poesia, in una canzone, in una partita di calcio. Come giornalista Salvatore ha incontrato tecnici e giocatori che hanno calcato i campi della massima serie. Ma ha anche vissuto le grandi stagioni dell’atletica leggera, così come si è occupato d’arte, organizzando spesso mostre di successo. Da sempre è appassionato di enogastronomia e l’incontro con Angelo Paracucchi e Luigi Veronelli ha segnato la sua formazione. Numerose le collaborazioni su riviste e vasta anche la attività di scrittore, con le quali ha fatto conoscere al grande pubblico i gioielli dell’enogastronomia italiana e della Liguria”.
Ad una realtà storica nella produzione tipica territoriale, la Focaccia di Recco, che debutta proprio al Salone con il marchio IGP, è andato il premio “Salvaguardia dei prodotti”. Questa la motivazione: “La passione per la salvaguardia dei prodotti regionali e la cultura della gastronomia ligure hanno, in questo caso, radici lontane. La volontà di valorizzare il territorio e le tipicità, creando una rete di collegamento tra i produttori, ha fatto sì che si potesse realizzare un prodotto unico e famoso nel mondo: la focaccia col Formaggio di Recco, alla quale è stato assegnato il marchio IGP; un riconoscimento prestigioso non solo per il Consorzio, ma per la Liguria intera”.
La rassegna è divisa in aree tematiche: il Carruggio del Pesto, che riunisce i produttori della celebre salsa ligure; il Largo dell’olio, spazio dedicato all’extravergine delle quattro province; la Cantinetta, con i vini regionali, i liquori e le birre; il Largo del Dolce, con vere e proprie “chicche” della produzione dolciaria; il Largo dei Fiori e degli Aromi, con fiori e piante aromatiche; la Via dei Sapori, caratterizzata dalla presenza di salumi, formaggi, conserve, confetture, sciroppi, mostarde, sott’oli, funghi e torte salate; l’AgriPiazza, dedicata agli agriturismo e alle loro produzioni; l’Auditorium dei Sapori con l’annessa Saletta Gourmet riservata alle produzioni dell’entroterra; il Giardino dei Sapori e dei profumi, dove si può gustare la Focaccia di Recco IGP; la Saletta dei presìdi liguri di Slow Food, con il chinotto di Savona, l’asparago violetto di Albenga, i fagioli di Badalucco, Conio e Pigna, la castagna essiccata nei tecci di Calizzano e Murialdo, le albicocche di Valleggia e le tome di pecora Brigasca. Si aggiungono inoltre gli spazi espositivi di Cà di Nì, che ospitano corsi di cucina, laboratori e degustazioni guidate.