Depuratore ingauno, trattative per definire la soluzione progettuale. L’assessore Vacca: “Un impianto fattibile, nei tempi e nei costi”

Depuratore

Ponente. Entro la metà del mese di aprile potrebbe ripartire l’iter di realizzazione del depuratore comprensoriale di Villanova d’Albenga. In attesa che si completi il quadro delle delibere comunali con l’approvazione del piano tariffario per la depurazione nel savonese necessaria per avere le risorse necessarie alla costruzione del nuovo impianto (non tutte le amministrazioni comunali hanno approvato le relative delibere sugli aumenti tariffari stabiliti in sede di Ato), Regione e Provincia si sono già incontrate in più occasioni nei giorni scorsi per definire in maniera completa i passaggi per far partire il progetto esecutivo del nuovo depuratore del ponente, con l’ok al piano finanziario e la Valutazione di impatto ambientale dell’opera.

“Si sono fatti passi avanti significativi – si è limutato a commentare l’assessore provinciale Santiago Vacca -, spero entro la metà di aprile di convocare i comuni interessati ed illustrare la realizzazione di un progetto fattibile, nei tempi e nei costi. Si sta lavorando per risolvere la situazione”. Quello che è certo è che sono in corso trattative per trovare la miglior soluzione possibile, anche per rispondere agli obblighi di legge imposti dalla stessa scadenza comunitaria. “Mi auguro che arrivi presto la convocazione dell’assessore Vacca e che si possa procedere con un progetto decisivo per questo territorio – ha aggiunto il sindaco di Albenga Rosy Guarnieri -. Come Comune valuteremo il progetto con la speranza che l’iter possa essere breve e condiviso”.

Secondo quanto appreso, nell’ambito del layout progettuale, sono stati presi contatti con la stessa società spagnola Acciona, che aveva vinto la precedente gara per vedere le alternative e le soluzioni migliori.

Resta ancora l’incognita del Comune alassino: l’amministrazione Avogadro ha infatti deciso di aderire al depuratore consortile abbandonando il progetto che voleva un depuratore cittadino in località Sant’Anna. La gara si è svolta e la ditta che si era aggiudicata l’appalto, ossia la Severn Trent, potrebbe quindi chiedere un risarcimento milionario al Comune.

La tariffa approvata dall’Ato che raccoglie i 69 Comuni savonesi è di 1,38 a metro cubo (suddivisi in 0,63 per gestione acquedotto, 0,12 per rete fognaria e 0,63 per depurazione), in più rimane la tariffa fissa, che non dovrebbe superare i 64 euro e dovrà essere modulata per prime e seconde case. Solo con l’approvazione di un piano provinciale Ato, e l’applicazione delle tariffe nei diversi sub-ambiti locali, Palazzo Nervi procederà a definire il futuro della Depuratore ingauno srl, attualmente in liquidazione, che nelle intenzioni della Provincia dovrebbe tornare ad essere operativa con un nuovo statuto ed nuovo Cda, e con il passaggio delle quote dell’ente provinciale al Comune di Alassio.

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