Villanova d’Albenga. Potremmo dire che, se confermate, le voci che riguardano il futuro del depuratore ingauno andrebbero a tracciare un panorama simile a un “déjà vu”.
E’ quello che vedrebbe Pietro Balestra, l’ex presidente della “Depuratore Ingauno srl”, società affossata dal “no” di Provincia di Savona e Comune di Albenga, prendere nuovamente in mano le redini del progetto, nel tentativo di uscire da una situazione di impasse. Sarebbe proprio l’attuale vice sindaco di Villanova d’Albenga, infatti, il commissario straordinario che sarà investito dei poteri necessari per portare a compimento un piano da troppo tempo in fase di stand by.
La decisione sarebbe stata presa a seguito dell’incontro tenutosi ad Ortovero tra i sindaci del comprensorio (Albenga a parte) e rappresentanti della Regione. In quella sede, al sindaco di Villanova d’Albenga, Domenico Cassiano, sarebbe stato chiesto di individuare la persona giusta cui affidare l’incarico e, secondo indiscrezioni, il nome di Balestra avrebbe trovato il sì anche di via Fieschi.
D’altronde i tempi stringono e perfino l’Europa minaccia sanzioni severissime per quelle zone che non si sono ancora dotate di impianti di depurazione delle acque. Un recente provvedimento adottato dalla Regione, poi, impedisce ai Comuni di permettere interventi di cementificazione se l’ente stesso è inadempiente alle norme europee sulla realizzazione di questo tipo di impianti: insomma, senza depurazione, niente autorizzazioni edilizie.