Cronaca

Arresto Fameli, Casa della Legalità: “Ora bisogna colpire le altre famiglie del ‘malaffare’ nel Savonese”

Loano. Non solo i Fameli: sarebbero molte le famiglie in odor di mafia che avrebbero messo gli occhi sul Savonese e organizzato qui le loro attività. A mettere tutti in guardia è Christian Abbondanza, presidente dell’associazione Casa della Legalità e instancabile nemico del “malaffare”, che, all’indomani degli arresti dell’operazione “Carioca” della Squadra Mobile di Savona, lancia nuovi “sos”.

“Ieri è stato un gran giorno, con l’arresto di un uomo che anche gli inquirenti hanno descritto come persona ‘dall’elevato spessore criminale’ – dice Abbondanza – Ora, però, non bisogna abbassare la guardia. Adesso restano da prendere Carmelo Gullace, detto Nino, con base a Toirano, i fratelli Elio e Francesco, Giulia Fazzari, Rita Fazzari (recentemente al marito hanno sequestrato oltre 15 armi da fuoco in casa). Purtroppo una fuga di notizie ha messo sull’avviso Gullace: è quindi opportuno accelerare e arrestarlo. Purtroppo Gullace gode di una fitta rete di protezione che gli permette la latitanza, una gruppo di servitori della mafia anche all’interno delle forze dell’ordine: un carabiniere legato a Fameli è già sotto processo perché era a libro paga della cosca e non dello Stato”.

“Bisogna colpire questi ‘intoccabili’, così come bisogna colpire i professionisti che permettono loro di realizzare atti, di costituire aziende, di accedere a prestiti, perché se non si colpisce anche loro (così come i politici corrotti o i magistrati compiacenti come Boccalatte), si può anche arrivare ad arrestarli ma poi questi soggetti torneranno a collaborare con il nuovo ‘Fameli’ di turno” conclude Christian Abbondanza.

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