Politica

Albenga, Ciangherotti: “Il Pd locale merita solo di essere spernacchiato”

eraldo ciangherotti

Albenga. “Oggi, nella Sala delle Adunanze del Comune di Albenga, è purtroppo andata in onda, interpretata dalla minoranza di sinistra, una vera e propria pagliacciata di “teatranti” della politica che, non avendo ancora nè elaborato il lutto della sconfitta nè accettato di aver perso definitivamente il potere e il governo della Città, oggi si inventano di tutto e di più nel tentativo di stravolgere la democrazia popolare. Qualche consigliere comunale, negli ultimi tempi migrato al di fuori dalla maggioranza, per il consolidato gusto di tenere il piede in due scarpe, ha realizzato forse all’ultimo minuto che, con lo strumento della seconda convocazione, previsto per legge e come da regolamento comunale, non risulta essere più determinante per l’approvazione delle pratiche di Consiglio, né tantomeno può più pretendere di fare la voce grossa o proporre di negoziare le condizioni per chissà quale profitto” ha riferito l’assessore Eraldo Ciangherotti.

“Anziché guardare all’Amministrazione e tirare giudizi affettati – aggiunge l’Assessore Ciangherotti – dovrebbero dimettersi loro, i Consiglieri di minoranza che, anziché difendere i propri elettori, ergendosi a candidi “verginelli” ed anime belle della politica, non si accorgono di rappresentare il vecchio ormai bocciato, accantonato e per fortuna dimenticato dalla stragrande maggioranza di Albenga. Arrivano a scomodare addirittura Prefetture, Procure e Forze dell’Ordine, già impegnate sul territorio per garantire l’ordine pubblico e la legalità e ad affrontare questioni davvero importanti ed urgenti, al solo scopo di infangare, con il sospetto, la Casa Comunale, dove, oltre alla parte politica, lavorano dirigenti, funzionari e semplici dipendenti, tutti per l’esclusivo bene della nostra Città”.

“Qualunque Consigliere Comunale si rechi presso gli uffici del Civico Palazzo non ha bisogno di ritirare le bozze di delibera per accedere ai fascicoli, acquisire e studiare le pratiche e fare le opportune valutazioni. La minoranza, che fa la politica della pura demagogia, si arrenda e non sprechi il tempo libero in incontri pubblici e riunioni di partito: con una strategia suicida come a Palermo e a Genova, il PD locale merita solo di essere spernacchiato, collezionando figure barbine una dietro l’altra”. Conclude Ciangherotti.

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