Albenga. Sabato 10 febbraio, alle 16,30, in Palazzo Peloso Cepolla ad Albenga, continua la serie di conferenze sul Settecento in Liguria, che sarà rivolta a uno dei nomi più prestigiosi della scultura ligure di argomento sacro. Ne parlerà un giovane studioso albenganese, Antonio Rolandi Ricci, che da alcuni anni approfondisce le ricerche di opere ancora sconosciute di Anton Maria Maragliano.
Quella di Anton Maria Maragliano fu personalità di straordinario livello che esercitò un ruolo centrale nel panorama artistico genovese (e non solo) tra la fine del XVII secolo e la prima metà del secolo successivo. Deprezzata dalla critica per vari secoli, a partire dalla prima meta del ‘900 la sua figura è stata ed è tuttora oggetto di una straordinaria rivalutazione. Il presente intervento dopo alcuni cenni alla biografia e alla fortuna critica dell’artista, passerà ad illustrare il suo rapporto con la diocesi di Albenga, tutt’altro che occasionale e di grande successo, alla luce delle acquisizioni più o meno recenti e di nuove proposte e considerazioni offerte dal relatore.
Si cercherà inoltre di dare sintetico conto dell’affascinante quanto ancora misterioso tema dei maraglianeschi, questi ultimi intesi sia in senso stretto (gli allievi diretti di Anton Maria, membri della sua fiorente bottega e poi emancipatisi dal Maestro), sia in senso lato (riferendoci a quegli artisti che pur non lavorando a contatto diretto con Maragliano hanno sensibilmente “ risentito” del suo genio).
L’intervento verrà accompagnato da un abbondante corredo di immagini, in buona parte inedite.