Vado L. Taglio del nastro, questa mattina, per “Fisios”, il nuovo centro sanitario di Vado Ligure che ha aperto in via Sabazia. Riabilitazione e fisioterapia saranno le colonne portanti sulle quali poggerà “Fisios” come spiega uno dei medici che l’hanno creato, il fisioterapista Giulio Barbero: “Oggi apriamo questa struttura che andrà a rispondere al fabbisogno della popolazione in campo sanitario, in particolare per quel che riguarda la fisioterapia e la riabilitazione, ma senza trascurare tutte le specialità mediche dall’ortopedia, alla reumatologia, alla cardiologia e tutto quello che ruota intorno al ruolo riabilitativo”.
“La struttura è di 200 metri quadri: c’è una palestra, diversi studi e box per le terapie strumentali e ci occupiamo di terapia manipolativa. Al piano di sopra abbiamo un altra area della stessa grandezza dedicata all’organizzazione di eventi congressuali, convegni e formazione in campo sanitario” spiega Barbero.
“La nostra realtà vuole andare ad appoggiarsi a quello che è un mondo come quello del privato-sociale che oggi come non mai richiede un intervento di sinergia tra pubblico e privato – osserva il fisioterapista -. Quindi noi vogliamo inserirci in questo contesto in modo da offrire ai cittadini i servizi necessari nel campo riabilitativo. Noi partiamo molto modestamente, occupandoci di un’area molto settoriale, ma il nostro obbiettivo è quello di poter creare in un contesto come quello vadese-quilianese un servizio che oggi manca per rispondere a quest’esigenza di visite specialistiche”.
“Con l’aiuto dei Comuni di Vado e di Quiliano stiamo studiando una sanità privata-sociale: andiamo ad inserirci in un contesto dove le richieste sono sempre maggiori e si fa sempre più fatica a rispondere a questa esigenza. La nostra realtà vuole andare a costruire dei protocolli d’intesa con i due comuni per poter sopperire a quelle criticità e mancanze che ci possono essere per motivi di varia natura. Vogliamo dare un servizio di qualità e specialistico” conclude Giulio Barbero.
Quello di Vado è uno di quei centri territoriali su cui anche la Regione Liguria punta molto per “snellire” le visite nei presidi ospedalieri del territorio. Un aspetto che è stato confermato anche dal consigliere regionale Stefano Quaini presente stamattina all’inaugurazione: “Devo dire che la visione territoriale della medicina è fondamentale. Qui abbiamo ancora una sanità che è molto ‘ospedalocentrica’, quindi abbiamo bisogno di questi centri territoriali che diano delle risposte a tutti i livelli. Prima di tutto impediscono che si crei un iperafflusso sbagliato negli ospedali e poi hanno una funzione di ‘filtro’, di prevenzione attiva sul territorio”.
Al taglio del nastro erano presenti alcuni giocatori della Rari Nantes che sono seguiti da uno dei fisioterapisti del centro come spiega Federico Mistrangelo: “Purtroppo dobbiamo frequentare spesso questo centro perché con il nostro lavoro capita di avere a che fare con gli infortuni. Qui ci sono macchine ad hoc per aiutarci, c’è la palestra e le macchine per la terapia riabilitativa”.