Upi pronta all’autoriforma, Vaccarezza: “Due Province e Genova metropolitana”

Angelo Vaccarezza

Savona. Ridurre le Province da 108 a 60 con l’istituzione di aree metropolitane (per Torino, Milano, Genova, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Bari e Reggio Calabria) ed un’altra serie di interventi che permetterebbero di risparmiare 5 miliardi di euro: 1 dalla riduzione e dalla riorganizzazione delle province; 2,5 dalla riorganizzazione degli uffici periferici dello stato e 1,5 dall’eliminazione di enti e agenzie strumentali come provveditorati o prefetture. E’ la proposta di legge di autoriforma presentata dall’Upi, Unione delle Province italiane che trova in parte d’accordo Angelo Vaccarezza, il presidente della Provincia di Savona.

“Il ragionamento di base è questo – dice Vaccarezza – le province hanno competenze che mai come ora si sono rivelate necessarie, vedi per quello che riguarda Savona la legge sul ridimensionamento scolastico, gli interventi sul mondo del lavoro che sta attraversando un momento difficile, il piano di formazione o ancora la manutenzione della viabilità interna che per il nostro territorio copre 700 chilometri di strade. E poi mi si deve spiegare dove verrebbero collocati i 58 mila dipendenti delle province. Concordo con l’esigenza di una razionalizzazione e riorganizzazione ragionata mentre non vedo la necessità di avere otto province in Sardegna o la provincia di Monza, creata da poco. Ma non sta a me decidere qual’è il numero minimo di abitanti per avere una provincia”.

“E’ sufficiente guardare l’articolo 114 della Costituzione – dice Vaccarezza – sulle città metropolitane. Basterebbe creare la città metropolitana di Genova, che gestirebbe provincia e Comune, con un grande risparmio di soldi pubblici, e mantenere due province, una nel Levante e una nel Ponente Ligure”.

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