Cronaca

Sottrazione di farmaci in ospedale, il dipendente dell’Asl: “Solo antidolorifici per calmare l’ernia e andare a lavorare”

Bentelan

Savona. “Ho preso dei farmaci, ma soltanto per curarmi e non per farne commercio. Non sono certo uno spacciatore di Bentelan con sei fiale”. L’operatore socio-sanitario dell’Asl 2, sospeso dall’esercizio della professione nell’ambito dell’indagine del Nas, si difende.

“Sono stato associato ad un’inchiesta sugli anabolizzanti che non mi riguarda – afferma – Ho sottratto alcune fiale di Bentelan, un antinfiammatorio dai mille usi che è anche un salvavita: l’ho fatto per me, da prendere in singole dosi, e per andare a lavorare. Con due ernie, come attesta anche la documentazione giudiziaria, ho bisogno di antidolorifici e preferisco andare al lavoro piuttosto che starmene a casa”.

I carabinieri hanno eseguito l’applicazione della misura cautelare della sospensione dall’esercizio della professione per 2 mesi, disposta dal gip, nei confronti del 34enne, occupato in un ospedale dell’Asl 2. L’uomo è indagato per peculato. “Ho ammesso quello che ho sottratto; per il resto, un blister di Plasil, pinzette mediche e forbici che tengo nella divisa dimostrano solo il lavoro quotidiano. Non ho mai sottratto alcun farmaco anabolizzante. Il Bentelan è considerato tra i medicinali con azioni anabolizzante solo perché ha effetti di ritenzione idrica, ma è assurdo pensare che ne abbia prese sei fiale per ‘spacciarle’ a culturisti”.

L’operatore ospedaliero, infine, esclude che nella perquisizione domiciliare e in quella presso il presidio sanitario siano state rinvenute fiale di Epo, stimolatori dell’eritropoietina noti nel mondo del doping: “Non è mai stato trovato, in alcun modo, Epo”.

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