Cronaca

Savona, via ai lavori per la pista di pattinaggio delle Trincee. Skaters in rivolta: “Ci tolgono la nostra casa”

Savona. In questi giorni hanno preso il via i lavori per la realizzazione del nuovo polo sportivo di via delle Trincee. Dietro alle griglie di metallo, il cantiere ha già preso forma: sono comparse ruspe ed operai che hanno cominciato a scavare profonde buche per ospitare le fondamenta di una nuova struttura. Qui infatti nascerà la nuova copertura leggera (in legno ed acciaio) della pista di pattinaggio. Un intervento che durerà circa sei mesi, ma che non è il solo previsto nel restyling dell’area di via delle Trincee.

Un restyling tanto atteso che porterà ad un rinnovo dei giardini, della palestra, del campetto da calcio e, ovviamente, della pista di pattinaggio. Sembra essere proprio quest’ultima però, almeno per alcuni, la nota dolente di questo intervento. Proprio in concomitanza con l’inizio dei lavori infatti si sono levate le proteste di alcuni giovani savonesi che “piangono” la scomparsa del vecchio spazio dedicato ai pattinatori. Si tratta degli skaters savonesi che da anni usavano la pista per esercitarsi nelle loro evoluzioni. Le vecchie gradinate e i muretti intorno alla pista erano delle rampe naturali dalle quali saltare e compiere “trick”. Poi c’era l’ovale dentro al quale i ragazzi avevano allestito delle vere e proprie rampe artigianali. Uno spazio che, negli anni, era diventata una casa per tutti gli amanti dello “skateboarder” di Savona.

Una casa della quale, ora, gli skaters savonesi si sentono privati. Così ecco che su Facebook circolano da qualche giorno le foto del cantiere di via Trincee accompanate dalla scritta “Trinze RIP”. E i commenti che corredano le immagini non sono “teneri” verso i pattinatori colpevoli, a loro dire, della distruzione della vecchia pista (“20 anni di skate demoliti. Avete buttato giù la storia dello skateboarding savonese”). Oltre a chi se la prende con chi beneficierà dell’impianto c’è anche chi si lascia andare ai ricordi: “la mia ultima skateata se così si puo chiamare l’ho fatta proprio alle trinze… lacrima…”; “che bei ricordi quanto skate al freddo e vento ma che soddisfazione quando si chiudeva un trick R.I.P.”; “uff, un’altra goccia di tristezza sul tempo andato. E poi quest’irroconoscibile immagine di macerie ha una portata metaforica che mi devasta”; “Un vero peccato! Quanti bei ricordi lì dentro….”; “Qui ho provato il mio primo skate e ho portato mio figlio la prima volta con lo skate…le cose cambiano..purtroppo”.

Due lati di una stessa medaglia: da una parte c’è chi gioisce per l’arrivo di una struttura attesa da anni, dall’altra c’è chi si vede portare via una “casa” che, probabilmente, è anche un pezzo di cuore.

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