Savona. Nuovo capitolo nella vicenda dei condomini di via Scotto e via Turati a Savona dopo la petizione al sindaco Federico Berruti e alla società che gestisce l’acquedotto comunale per i problemi nella pressione dell’acqua che provoca enormi disagi agli abitanti delle due vie savonesi: impossibilità a fare una doccia oppure elettrodomestici che si bruciano, molti hanno deciso di cambiare casa.
Dopo un incontro con lo stesso primo cittadino ed un dirigente della società il Comune e l’acquedotto avevano anche promesso di poter contribuire per eventuali interventi di riparazione necessari a risolvere il problema; ad un anno di distanza è arrivata la risposta: è una carenza strutturale e quindi sarebbe necessario cambiare tutte le tubature esterne della zona, un intervento che presenta, secondo l’acquedotto, grosse problematiche tecniche per la sua fattibilità.
Lo studio della società ha quindi suggerito ai condomini di installare una autoclave, che sarebbe a carico, per la maggior parte delle spese, degli stessi abitanti di via Scotto e via Turati: l’acquedotto potrebbe fornire un contributo pari al 5% per ogni condominio interessato dal problema.
“Ho avuto l’incarico di portare all’attenzione dei residenti questa proposta, che chiaramente è insufficente rispetto al grave problema – afferma Giorgia Donati, portavoce dei condomini di via Scotto e via Turati -. C’è molta rabbia e amarezza tra gli abitanti della zona, che dopo un anno di attesa di aspettavano risposte e soluzioni migliori. Ritengo che se è necessario cambiare le tubature bisogna farlo e basta…” conclude.