Cronaca

Le Coop Agroalimentari liguri a congresso: un mondo fatto da 6918 soci che vale 56 milioni di euro

Arnasco. “Coltiviamo valore e valori”. E’ questo lo slogan con il quale si sono presentate questa mattina, ad Arnasco, le cooperative agricole liguri associate alla Lega delle Cooperative riunite per il congresso regionale del settore. Un mondo, quello di queste imprese agricole, capace di fatturare più di 56 milioni di euro (56.120.096 per la precisione) di cui oltre la metà, circa 35 milioni di euro, arrivano dalla floricoltura che si conferma il settore trainante. A seguire il settore dei servizi (13,2 milioni) e quello ortofrutticolo (3,4 milioni).

Le cooperative agricole liguri, che hanno in tutto 6918 soci, sono trentotto. Le più “produttive”, quattordici, si concentrano nella provincia di Imperia che con un fatturato da oltre 42 milioni precede Savona (circa 5,7 milioni), Genova e La Spezia.

“Sicuramente questa emergenza maltempo aggrava una situazione già per noi abbastanza critica – osserva Giuseppe Piscopo direttore Legacoop Agroalimentare -. Per quanto riguarda la Liguria, guardando al panorama nazionale, è una Regione particolare: è fatta di realtà piccole, rispetto al nostro quadro di riferimento con le 1100 cooperative che abbiamo in tutta Italia. Le realtà liguri sono fatte di pochi soci, con produzioni tipiche con un forte legame con il territorio, ma che sono in grado tuttavia di valorizzare le qualità, i prodotti e l’origine. Di conseguenza, oltre che con il territorio, c’è forte legame con il consumatore”.

“L’emergenza neve oggi ci sta mettendo particolarmente in difficoltà. Attualmente i problemi climatici sono le nuove sfide che ci aspettano e rispetto alle quali anche la Comunità Europea sta dedicando particolari attenzioni e noi ci auguriamo metta anche a disposizione risorse per prevenire, ma anche per avere dei sostegni in grado di integrare le perdite per il reddito degli agricoltori” conclude Piscopo.

“Le cooperative agricole in Liguria vivono le difficoltà del momento. E’ un periodo dove ci sono molti problemi dal punto di vista ambientale, la neve, ed economici, ma noi investiamo e cerchiamo di offrire ai nostri soci occasioni sempre migliori” spiega Marcello Maimone coordinatore del comparto agroalimentare di Legacoop Liguria.

“Cerchiamo di offrire situazioni di mercato che permettano all’agricoltura ligure di continuare a vivere. Noi abbiamo da una parte l’agricoltura di ‘nicchia’, che noi consideriamo molto importante, e dall’altra il grosso del nostro fatturato che riguarda i fiori. Abbiamo un consorzio, Florcoop (che da solo fattura 2/3 del totale del settore), che è il più grande operatore nel campo floricolo associativo. Con questa realtà non si lavora per l’agricoltura di nicchia, ma per il mercato nazionale ottenendo risultati importanti” aggiunge Maimone.

“Dovremmo fare gruppo ed è quello che cerchiamo di fare con le altre associazioni ed enti locali, soltanto facendo gruppo si possono ottenere risultati per battere i competitors ed è quello che stiamo cercando di fare in maniera più attenta possibile” conclude il coordinatore del comparto agroalimentare di Legacoop Liguria.

Al congresso erano presenti i rappresentanti delle imprese cooperative che lavorano a supporto di piccole e medie aziende agricole, oltre al presidente regionale di Legacoop Gianluigi Granero ed all’assessore regionale all’agricoltura Giovanni Barbagallo, amministratori locali, rappresentanti del mondo politico.

Il congresso si svolge in un momento in cui il settore agricolo vive una situazione di crisi legata alla difficile congiuntura economica. In questo contesto di gravissima difficoltà, che contraddistingue l’impresa agricola di base e le cooperative ad essa legate, il congresso ha voluto lanciare un segnale forte di rilancio, di impegno verso il futuro, presentando una serie di progetti che prevedono investimenti e ricadute occupazionali in un ottica di sistema, in stretta collaborazioni con le Organizzazioni Professionali Agricole, con le altre Centrali cooperative e la pubblica Amministrazione.

I progetti presentati riguardano il settore floricolo, l’agricoltura nelle aree parco, la valorizzazione dei prodotti locali, la gestione delle aree pascolative, la gestione delle aree forestali, i servizi alle aziende agricole e l’agricoltura sociale. Per riassumere: i fiori e le piante, l’olio extravergine di oliva, il vino, il bestiame da allevamento, l’ortofrutta, il latte, la carne, i prodotti del bosco, saranno i padroni di casa nella cornice della montagna ligure.

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