Economia

Ex Cave Ghigliazza: “Indicazioni su palazzetto e campi sportivi, Arene Candide disponibile a revisione progetto”

Finale Ligure. Si torna a calibrare il progetto per la trasformazione delle aree finalesi ex Ghigliazza. Stamane l’assessore regionale Marylin Fusco ha incontrato l’assessore comunale all’urbanistica Umberto Luzi, la proprietà dell’area di cava Arene Candide Srl e alcuni tecnici. Il confronto si è concentrato sulle prescrizioni formulate in sede di Via.

La Regione ha ribadito al Comune la necessità di eliminare una parte di residenziale prevista sotto la parete di cava e di ricollocare i campi da tennis e da calcetto, lasciando comunque fermo il palazzetto. Dall’assessorato regionale all’ambiente, poi, era già arrivato il monito sull’impatto delle attività di scavo: 800 mila metri cubi rappresenterebbe un enorme ricarico dell’impatto su un progetto edificatorio esteso su circa 400 mila metri quadri.

“E’ stata una riunione interlocutoria – commenta l’assessore finalese Luzi – Il Comune di Finale ha ribadito che per rivisitare il progetto vengano chiarite le questioni relative al collegamento con l’area Piaggio, le problematiche idriche ma soprattutto il piano delle opere pubbliche, primo fra tutti il palazzetto dello sport e la piscina comunale”.

“La società Aree Candide si è resa disponibile a rivedere il progetto in base alle prescrizioni indicate dalla Regione, a breve ci sarà un nuovo incontro per capire se bisognerà presentare un nuovo progetto o se basterà avanzare lo stesso con le modifiche effettuate” osserva Luzi.

“Siamo soddisfatti dell’incontro – dice l’assessore – La Regione si è resa disponibile a valutare il progetto prendendo atto che il soggetto attuatore attuerà le modifiche indicate in base alle osservazioni regionali”.

“Per quanto riguarda la posizione del Comune di Finale Ligure, abbiamo ribadito le osservazioni già espresse in sede di osservazioni allo studio di impatto ambientale, con particolare riferimento alla necessità di chiarimenti in ordine alla valutazione di reperimento di fonti di energia alternativa, all’approvvigionamento idrico ed al collegamento viario tra l’area interessata e la città – sottolinea ulteriormente Luzi – Preciso che dette osservazioni non erano e non sono ostative alla realizzazione del progetto di riqualificazione dell’ex cava che, anzi, riteniamo fondamentale, soprattutto per la ricaduta di opere pubbliche sul nostro territorio, prime fra tutte, il nuovo palazzetto dello sport e la piscina che da tanti anni i finalesi attendono”.

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