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Dopo la chiusura per lutto, il “Bfly” riapre senza dimenticare Nicolò Delladio

Nicolò Delladio

Loano. Chissà con quale spirito gli ospiti del “Bfly” saluteranno la riapertura del locale loanese dopo la tragedia che ha visto morire Nicolò Delladio, uno dei tanti ragazzi che vengono qui in cerca di una serata allegra e spensierata in discoteca, ma annegato nelle acque antistanti il porto dopo essersi sentito improvvisamente male.

A seguito dei terribili fatti, il direttore Max Serafino aveva deciso di chiudere il locale in segno di lutto: un silenzio durato qualche giorno e che ora viene interrotto dalla riapertura prevista per domani alle ore 21 con una cena a buffet e una nuova serata all’insegna di allegria e balli scatenati.

Lo spettacolo, d’altronde, oltre a “sapersi fermare”, come detto in più occasioni dallo staff del “Bfly”, deve ora andare avanti. Le immagini di Nicolò rimangono impresse in coloro che lo hanno visto aggirarsi fuori dalla discoteca quella maledetta notte. Il giovane camminava sul pontile negli istanti che ne hanno preceduto la caduta in acqua e l’annegamento nello specchio di mare del porto turistico loanese. La giacca l’aveva lasciata nell’auto degli amici i quali, a fine nottata, se ne sono tornati a casa. Nessuno, purtroppo, si è reso conto che Nicolò stesse male e il suo corpo è stato ritrovato qualche ora dopo.

“Il ragazzo è sceso per le scale del porto e non attraverso il percorso che i clienti usano per la discoteca, scale che, come in ogni area portuale, sono per legge aperte – aveva detto a pochi giorni dalla tragedia Serafino – Dalle immagini delle nostre telecamere di sorveglianza si vede che si accascia da solo sul pontile. Fatalità vuole che nessun dipendente passasse lì vicino per notarlo e gli stessi dipendenti non hanno potuto vederlo alla chiusura, essendo usciti dalla porta del personale”. Un rammarico e un dolore che restano, anche se la musica, qui, deve ricominciare a suonare.

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