Alassio. Un panorama mozzafiato ritagliato in una cornice di vetri infranti che danno l’idea della decadenza di una “bellezza che fu”. E’ quello che si può ammirare dietro le finestre, ormai squallide, della Puerta del Sol, l’hotel più in voga dell’Alassio degli Anni ’80 che, dalle alture, spicca in tutte le sue potenzialità inespresse.
Qui, in via Luigi Borri, nel 1982 alloggiarono in ritiro i futuri campioni del mondo capitanati da Bearzot; oggi quei muri e quelle vetrate sembrano soltanto presi impietosamente a pallonate da qualche calciatore in erba, con un risultato tutt’altro che edificante.
Gli scatti, più che eloquenti, realizzati anche da una nostra lettrice che ha documentato perfettamente lo stato di degrado in cui versa una vecchia perla del turismo alassino, ritraggono muri scrostati, terrazzi arrugginiti, porte sfondate e accumuli di spazzatura, che stonano con un paesaggio fatto di mare e vegetazione, con l’isola Gallinara che fa bella mostra di sé sullo sfondo.
Oggi, a dormire all’interno di questo scheletro consumato dal tempo e da atti vandalici, al posto di sportivi, vip e turisti, ci sono senzatetto e clandestini che ne hanno fatto la propria dimora. Sarebbero stati proprio questi residenti abusivi, forse nel tentativo di scaldarsi, a causare il rogo che scoppiò qui nell’ottobre 2010, divorando parte della struttura. Il risultato è quello che si vede in queste fotografie e che non può che far pensare all’ennesima risorsa sprecata del nostro territorio.