Politica

Tirreno Power, fotomontaggio Auschwitz. Uniti per la salute: “Non accettiamo lezioni dalla Cgil”

uniti per la salute

Vado. “Riteniamo le dichiarazioni di Fulvio Berruti (Cgil), dal quale non accettiamo lezioni, assolutamente pretestuose: la nostra posizione è già stata esaustivamente chiarita”.

A dirlo è Uniti per la salute finita nell’occhio del ciclone dopo il fotomontaggio, comparso sulla bacheca di Facebook e poi rimosso, che univa la foto storica del campo di concentramento di Auschwitz alle ciminiere di Tirreno Power.

“Non crediamo neppure sia più il caso di rimarcare che quella immagine postata da terzi non ci appartiene né nella forma, né tantomeno nel contenuto. Lo abbiamo già inequivocabilmente affermato nel nostro comunicato, che non riteniamo affatto sia tardivo, ma solo ponderato poiché ispirato a criteri di democrazia interna.La nostra associazione di volontariato è nata per la difesa della vita che passa attraverso la tutela della salute e che si ispira a quei concetti di tutela della vita e della salute inseriti con evidenza nella Carta Costituzionale, fondata sui valori della Resistenza, nata proprio in contrasto con quei regimi responsabili delle immani tragedie che hanno sconvolto il ‘900” prosegue Uniti per la Salute.

“Ad alcuni potrebbe venire il sospetto che, non avendo argomenti tecnici, medici e scientifici da opporre alla nostra documentazione, Berruti voglia strumentalmente coinvolgere anche altri enti che ben conoscono la nostra serietà, il rispetto assoluto dei valori e la nostra correttezza. A questo proposito non possiamo infine non sottolineare, che, quella che a noi pare una pretestuosa strumentalizzazione, ricalchi curiosamente le posizioni di una certa azienda: sollevare un polverone su un fotomontaggio che non appartiene né a noi né alla nostra cultura, forse per nascondere l’incapacità di dare risposte concrete alla ormai enorme documentazione nel merito della tutela della salute. A proposito di posizioni “tardive”, non ci risulta che, come quella azienda, nemmeno il sig Berruti abbia confutato con documenti altrettanto validi, né le qualificate perizie giurate in tribunale e neppure l’Ordine dei Medici quando in riferimento ai gruppi a carbone 3 e 4 parla di ‘minaccia reale e consistente per la salute e la vita dei cittadini della provincia di Savona’” conclude l’associazione.

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